Diplomacy., (quest per Louis, koori e soul )

I ragazzi arrivarono dopo qualche minuto davanti alla caserma della tredicesima brigata.
Tate davanti a tutti camminava con un passo insicuro guardandosi spesso attorno, aveva sempre paura di perdersi e di fare una brutta figura!
Due guardie sbarrarono la strada degli Shinigami e guardarono con sguardo torvo Yasashii.

(In un momento del genere mi sembra ovvio una precauzione simile.)

Tate attese che il compagno della seconda brigata che finisse di parlare, aveva con una tranquillità assurda provocato le guardie e scaricato tutto su di lui.
Il giovane strinse il pugno e squadrò il vicino che neanche se ne accorse o così sembrò a lui.
Tornò poi a guardare le guardie, aveva lo sguardo basso, si vergognava un poco, non poteva però mostrare segni di cedimento in una situazione del genere, per cui qualche secondo dopo alzò la testa e tornò a fissare i due grandi uomini negli occhi...

Come saprete io sono Yasashii Tate e sono di questa brigata, il motivo per cui sono qui seguito da questi ragazzi è semplice...
Una tempesta si stà formando proprio sopra le nostre teste, e come tutti io voglio fermarla, ma c'è un solo modo per placare questa strage che persona dopo persona stà travolgendo la Soul Society.
Lei pensa davvero che tutti gli Shinigami accusati siano colpevoli?
Sono sicuro che la seconda brigata stia esagerando alimentando la tempesta dando corda ad un imminente disastro, ma tutti i potenti hanno gli occhi bendati dall'orgoglio...
Dobbiamo impedire che si crei un putiferio...
Io e i miei compagni richiediamo un immediato colloqui con il capitano Ukitake.

tate sperava di essere riuscito a fare breccia negli scudi degli uomini e di far comprendere la ragione della sua visita e della sua richiesta.
Guardò i compagni cercando in loro parole di consenso, approvazione, qualche parola che potesse aiutarlo a ottenere quello che volevano...

I tre seguirono le guardie fino all'alloggio del Capitano, le sue parole erano riuscite a rabbonire le guardie che ancora squadravano Xerxes.

(Per un pelo, Quando finiamo qui devo insegnargli le buone maniere! Siamo fortunati che non ci abbiano denunciati!)

Stai zitto! Lascia parlare me, eviteremo inutili perdite di tempo!

Ignorò qualsiasi risposta e affrettò il passo per raggiungere il luogo dove si trovava Ukitake il suo capitano...

I tre entrarono, subito Tate fece il mezzo inchino di riverenza davanti al suo capitano, ultimamente stava peggiorando, aveva dei periodi in cui stava meglio ed altri invece in cui la malattia lo piegava come un fragile ramoscello.
Il compagno fece come suo solito delle domande stupide al capitano, Yasashii abbassò la testa imbarazzato, poi aspettò che Xerxes finisse di parlare.
Rialzò lentamente la testa, lanciò uno sguardo minaccioso allo Shinigami al suo fianco, poi però la vista del suo Capitano lo fece rasserenare.

Capitano Ukitake, per prima cosa mi scusi per l'insolenza del mio compagno...
Ma per una parte ha ragione, siamo qui per chiedervi un consiglio...
Ultimamente la situazione nella Soul Society è particolare, l'inquisizione minaccia la vita di molti ragazzi, per lo più innocenti.
Chika ci ha traditi? Io non credo, non lo conosco di persona, ma conosco Akira, suo compagno da una vita, e le posso assicurare che non è il tipo che mentirebbe su queste cose. Chika non ci ha traditi ! Chika è morto...
Ma chi può aprire le menti delle cariche superiori? Come facciamo a far ritirare quell'ordine di inquisizione? Per questo capitano abbiamo bisogno del suo aiuto! Per questo le chiediamo di darci ascolta di schierarsi dalla nostra parte, già altri capitani stanno dalla nostra parte, come Shunsui e presto anche Hitsugaya, più siamo e meglio sarà...
Abbiamo bisogno anche di lei...
Ci aiuti a dimostrare che stanno sbagliando e tutto ciò che stanno facendo ora è un terribile errore, che se prolungato, creerà effetti irreversibili...
La prego, Ci aiuti !

Yasashii lanciò un occhiata al compagno, di certo questo non era il momento giusto per scherzare, e soprattutto in quel momento cominciò a ricredersi sul fare di Break.... si chiedeva se aveva fatto bene o no a portarlo con se.
Continuò ad ascoltare Ukitake fino a quando egli non terminò di parlare, aveva chiaramente detto che, anche se tutti i capitani insieme avessero protestato, le parole non erano sufficienti per dimostrare una così forte tesi.
Servivano prove... Prove, quella parola rimbombava vuota nella testa di Tate.

È proprio questo il punto! Dobbiamo combattere per ottenere le prove che vogliamo, certo, per ora quel che abbiamo è solo un pugno di parole senza valore, ma se siamo uniti potremmo trasformare ciò in molto di più!
Da soli non siamo nulla però...

Tate prese a giocare nevroticamente con la guardia della sua spada ticchettando con il dito sul ferro. Una goccia di sudore gli solcò la fronte, era difficile convincere qualcuno senza uno straccio di prova e cercare di convincerlo per aiutarlo a trovare prove con cui poi andare a protestare... Era davvero un impresa, Tate faceva leva sull'indole pacifica e giusta del suo capitano.
Portò la mano sinistra dietro la schiena ed incrociò le dita aspettando una risposta.