in preda alla rabbia, io VS pit

La martellata si infranse sulla spalla come aveva desiderato, ora era il turno di tutto il resto del corpo, nell'istante in cui stava riprendendo posizione con le braccia un'enorme ago gli si puntò nello stomaco, i dolori lievi che aveva prima si ampliarono a tal punto da sentire enormi buchi per la fame alternati a sensazioni di vomito.

Saiber caricò un cero guardando in faccia Letordra, gli occhi erano accecati dalla rabbia, un braccio era sull'addome tentando di schiacciarselo per sentire meno dolore possibile, il braccio destro si alzò e iniziò ad avvicinarsi verso la bocca che stava caricando il colpo, scintille e scosse elettriche uscivano dalla bocca le unghie della mano destra si era caricata di un'energia oltre ogni immaginazione, la mano destra si stava scottando tanta elettricità c'era sulle sue unghie, di colpo lasciò il cero verso l'avversario ma non diretto verso la testa ma verso i piedi, se l'avversario si sarebbe spostato di poco l'esplosione l'avrebbe danneggiato comunque, se avrebbe schivato completamente il colpo grazie al sonido e avrebbe cercato di colpirlo con un potente gancio diretto all'addome, ovviamente stava cercando di sopportare il dolore solo per provocarne tanto all'avversario.

Saiber mise le mani davanti al volto per coprirsi dall'onda d'urto, l'avversario era ancora in piedi, a malapena ma in piedi, l'avversario aveva lanciato un siero verso Saiber che stava vomitando per i dolori all'addome, prese il siero e lo bevve, sapeva che non era niente di doloroso, se lo sentiva, difatti dopo averlo bevuto si sentì molto meglio, vide l'avversario andarsene, usò il sonido e si portò dietro a esso, poi gli strinse la spalla non ferita e se lo portò dietro utilizzando nuovamente il sonido, arriva all'entrata di Las noches lo lasciò e poi disse.

Saiber si allontanò in stato di rilascio verso l'interno di Las Noches.