| Lionel sembrava confuso, proprio come me. Non sapevo come spiegare quello che stavamo evidentemente provando entrambi. Delle sensazioni nuove, qualcosa che ci ricordava un passato sepolto ormai da troppo tempo, ma incancellabile, impresso dentro di noi.
Mi mostrò il foro sul suo petto, dicendo che non si potevano provare emozioni se non si aveva un cuore. Che cosa sciocca, ma non poi così tanto. Io allora, non dovrei nemmeno vivere, non avendo un cervello, dovrei essere completamente stupida...
Intanto mi ero avvicinata a lui, annusando quel profumo, quel profumo che mi attirava come una calamita. Era troppo buono, troppo intenso, per staccarmi dal collo di Lionel. Adoravo il suo odore, mi faceva sentire viva, come non lo ero mai stata.
Ad un tratto anche lui mi annusò, ma poi, si spostò. Mi guardava, non negli occhi. Guardava le mie labbra, quelle labbra che nessuno era mai riuscito ad avere. *Che cosa faccio? Devo spostarmi* pensai mentre una strana agitazione cresceva dentro di me.
Il mio corpo, però, aveva deciso di non muovermi, come se il mio cervello avesse rotto il collegamento. Così, lasciai che le sue labbra toccarono le mie. Erano morbide, calde e umide. Un brivido mi pervase la schiena, ma non era un brivido di paura o di freddo. Era una sensazione completamente diversa.
Mi attirava troppo, non c'era nulla da fare. Volevo come inglobare Lionel in me, sentivo un immenso bisogno di appartenergli. Feci passare la lingua tra le mie labbra, andando a toccare le sue, e leccandogliele. *Che buon sapore* pensai mentre chiudevo lentamente gli occhi. Avrei voluto stare ì tutto il tempo.
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