Ricordi, Isoshi vs Taro

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Dr. Red
view post Posted on 5/4/2012, 11:26 by: Dr. Red
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Say Goodbye


Narrato
Parlato
Parlato altrui
*Pensato*
Parlato zanpakuto


Taro se ne stava lì, sdraiato nel bel mezzo del nulla.
Sapeva di essere a Rukongai, e sapeva come tornare indietro.
Guardava il cielo, sdraiato su un prato.
Si sentiva davvero male: aveva l'impressione che il cielo azzurro e privo di nubi lo stesse soffocando, e schiacciando sotto il proprio peso.
E quindi Taro si era messo lì, per essere schiacciato il prima possibile e sparire da quel mondo.
Era depresso, e vivere o morire ai suoi occhi era esattamente la stessa cosa.
Anzi, forse avrebbe preferito la morte a quel supplizio.
Se ne stava lì, mentre le immagini della sua vita passata gli sfrecciavano davanti, e fuggivano rapidamente prima che il giovane shinigami avesse il tempo di afferrarle.
Da quando Ai era morta, Taro era caduto in un abisso sempre più profondo.
Non aveva il coraggio di andare da Kuro, perché temeva il suo giudizio.
Si sentiva più colpevole che mai, per non essere stato in grado di proteggere chi amava.
Da quando Ai era morta, Taro non aveva più combattuto.
La sua zanpakuto giaceva accanto a lui, e non riusciva a tirarlo su di morale, qualunque cosa dicesse: il giovane era inconsolabile.
Quella perdita aveva lasciato un solco molto profondo nel suo cuore: era morta una parte di lui, la parte migliore.
Taro aveva sognato più volte di uccidere chi gli aveva portato via Ai, ma sapeva di non poter fare niente.
Se Ai era morta, sarebbe morto anche lui, e comunque nessuno avrebbe acconsentito a mandarlo in una spedizione punitiva o qualcosa del genere.
Per questo si sentiva impotente, debole, doveva colmare un vuoto troppo grande per le sue capacità.
La rabbia si accumulava, ma lui non sprigionava più le fiamme del proprio odio da molto tempo.
- Combatti - Disse Kuroi Akuma.
- Te l'hanno portata via, ma se vuoi vendicarti devi smettere di fare il depresso, alzarti e combattere finché non sarai abbastanza forte da fare a pezzi chiunque si pari sulla tua strada -
Taro non rispose, ma rimase a fissare il cielo: non una lacrima rigava il suo viso, le aveva finite.
Il giovane chiuse gli occhi, e sprofondò in un sonno leggero ed agitato da sogni che gli riportavano alla mente i momenti passati con Ai, e solo per dargli l'impressione di essere felice prima di ributtarlo indietro lasciandogli solo ricordi amari.

Alla fine ho optato per lo scontro...
 
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13 replies since 5/4/2012, 11:26   336 views
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