Neku Yuuki

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view post Posted on 5/3/2013, 23:36
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"Io temo me stesso, ma non gli altri e questo mi permette di continuare a fare quella domanda a chi riesce a parlarmi; a chi ha il sentimento di avvicinarsi a me: una creatura di luce nera."
°°°°°°°°°°°°°°°°°°

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Say Goodbye


×~Nëkü~×
Neku Yuuki
zvyp38w
Età PSG:17 (Apparente)
Razza:Shinigami
Energie PA/PC/PF:Bianca 0 / 0 / 0
Grado/Compagnia:Recluta della 3°
Storia PG:
Neku non è stato un ragazzo come tutti gli altri. Fin da piccolo, diceva di poter vedere i fantasmi, oppure dei mostri che lo terrorizzavano. A seguito dei compagni che continuavano a prenderlo in giro, si chiuse sempre più in se stesso, fino a tagliare i legami con essi. I genitori, inizialmente, credevano che era una cosa passeggiera, scatenata dalla fantasia del bambino, ma non era così. Quando raggiunse l'età di 8 anni, lui continuava ad affermare le sue convinzioni, quando ne veniva chiesto. Sotto consiglio della scuola, vennero presi dei provvedimenti e Neku dovette affrontare diverse visite, fino alla prescrizione che comprendeva l'assunzione di vari farmaci contro la sua presunta schizofrenia ed altri contro la depressione. Lui continuava a prendere i farmaci, così come vedere i fantasmi che a non avere rapporti più con altri, sempre più deleteri anche con la sua famiglia, per quello che stavano facendo. Non disse mai che gli continuava a vedere, ma i farmaci continuavano. Iniziò a chiudersi in un mondo suo, protetto da alcune cuffie che trasmettono continuamente musica, anche quando dorme, ma a volume ridotto. Per ordine dei genitori deve portare un fischietto al collo da suonare in caso avesse bisogno, ma ha trovato un'utilità migliore: Se qualcuno li da noia, continuando a parlarli... lui lo porta alla bocca e ci soffia, fino a che la persona in questione non va via. In questo modo ha continuato per anni, fino a che non entrò una ragazza in classe sua, all'età di 15 anni. Per i primi periodi, non sapeva neanche che esistesse e che fosse stata inserita nella classe, data la grande attenzione e considerazione che ha del mondo, ma poi avviene il primo contatto. La ragazza cerca di comunicare con lui, ma lui continua ad ignorarla, fino a che, l'ultimo giorno di scuola, mentre lui continuava ad ignorarla continuando la sua strada verso casa, lei, insistente come sempre, arriva al punto di prendere le cuffie dalla testa di Neku e toglierle di scatto, con grande stupore di Neku
"Adesso vuoi ascoltarmi si, oppure no?!
Che vuoi...
E' un'intero anno scolastico che cerco di parlare con te e queste sono le prime parole che mi rivolgi! Sempre con queste... cuffie nelle orecchie!
Quindi...?
E quindi-"
Neku prese anche il suo fischietto ed iniziò a soffiarci dentro
"Certo! Adesso prende il fischietto e lo suonerà fino a che non andrà in apnea, iperventilazione, sverrà... anzi, no! Credo che anche in quel caso continuerà a suonare fino a che non mi allontano! Tanto, fino a che non riesco ad avere una conversazione normale con te, non mi allontano! Anche se perdo l'udito per quel maledetto fischio, non mi tolgo!"
Così successe. Per vari minuti continuò a soffiare nel fischietto, fino a che non ce la faceva più e lo lasciò andare, con il respiro corto. La ragazza li sventola davanti le cuffie
"Contento, adesso, che hai fatto l'allenamento per l'apnea? Adesso mi dai udienza?
Hai vinto... Non qui, però..."
Dopo averli strappato di mano le cuffie e rimesse, li fa cenno di seguirlo. La porta in una zona di periferia, vicino ad alcuni magazzini abbandonati, dove rovista in una buca nascosta da un cespuglio selvatico, tirando fuori delle bombolette spray, per poi avvicinarsi ad un muro ed iniziare a fare un graffito
"Hey! Ma sei stupido o cosa?! Io sono venuta qui per parlare con te, non per vederti far-
Ti sto ascoltando... non c'è musica da quando le ho riprese...
Ah... Scusa...
Fa niente... cosa volevi dirmi..?
Volevo chiederti perché stai sempre da solo... insomma... non stai mai, oppure parli con qualcuno!
Non mi piace stare con le persone...
E perché? Non ne capisco il motivo... non ci provi neanche a conoscerle!
Ci ho provato per anni, ma anche i miei genitori, alla fine, mi hanno trattato nel modo in cui mi trattavano tutti... non vedo il motivo di stare con le persone, quando sto così bene da solo...
...
Hai altro...? Altrimenti, puoi anche andare...
Hey! Si può sapere che razza di problema hai? No, anzi, non lo voglio sapere... ma cavolo! Sono la prima persona che probabilmente cerca di parlare con te senza riderti in faccia, trattarti male, prenderti per pazzo o che altro ed avresti anche il coraggio di mandarmi via? Sei proprio un bel tipetto, tu!
...
Lascia spazio a me, vai! Ti faccio vedere se non sono degna di parlare con te!"
Fu così che la ragazza prese una delle bombolette ed iniziò a spruzzare poco più in la dal punto in cui lo stava facendo Neku. Iniziò con il fare una specie di teschio, ma poi ne prese soltanto un aspetto caricato, dato che si fuse con una croce, nella parte inferiore e delle lame ricurve di un tridente su quella superiore
"Bé? Che te ne pare?
Che ci andrebbe un qualcosa per risaltare quel colore argentato...
Ah... allora il signorino inizia a parlare di propria, quasi, volontà, è?"
Neku inizia a ritoccare il graffito della ragazza, iniziando a fare un ovale attorno ad esso, per poi riempire di nero, lasciando intatto il quasi teschio.
"Adesso va meglio...
Posso dirti una cosa?
Se vuoi...
Da quello che dicevano i tuoi compagni, eri un pazzo furioso, un asociale, un violento, un tizio pericoloso, uno che cercava il suicidio ovunque, uno che-
Che si droga, che è sordo ed usa le cuffie per coprirlo... molti altri ancora, ma non mi interessa questo... il punto...
Bé... naturalmente non davo retta a queste cose, ma poteva essere vero il fatto che potevi essere antipatico, come dicevano un po' tutti...
E quindi...? Ho dato fondo alle tue aspettative...?
Ero venuta credendo che mi avrei urlato in faccia di andarmene o che altro...
Quindi...?
Invece non è così... Sei soltanto un ragazzo che non parla molto ed un po', possiamo dirlo, asociale... ma non sei per niente antipatico o tutto il resto... hai anche un buon carattere, se devo dirla tutta! Probabilmente, per il fatto che ti avevo tolto le cuffie dalla testa, chiunque altro mi avrebbe dato un bel cazzotto sul naso, ma te... è come se non le avevi!
Non vedo il motivo di arrabbiarsi per quel fatto...
Bé... volevo dirti... non importa... te lo dirò un'altra volta, che adesso devo andare!
Sai la strada...?
Ti interessi a me? Hai paura che mi rapiscano?
...
Comunque, si, la conosco la strada! Volevo soltanto dirti... se ti chiedessi se domani pomeriggio sei a casa?
E se ti rispondessi che non ci sono...?
Allora vuol dire che sei qui! Ciao, Neku!
..."
Il giorno dopo, infatti, si trovava nuovamente a quei muri. Da quel giorno, si "incontravano" in quel posto, facendo graffiti sui muri. Neku aveva preso ad aprirsi maggiormente con lei ed arrivati al giorno della scuola, in classe, non si faceva altro che parlare di loro 2. Il fatto che avevano passato l'estate insieme, aveva lasciato un non piccolo scalpore, tanto che avevano iniziato ad evitare anche lei, ma di questo se ne importava poco dato che, se non li andava bene agli altri di stare con lei perché parlava con Neku... che se ne stiano pure lontani. Per un paio d'anni questo continua, quando entrambi hanno 17 anni e la ragazza ha saltato la propria festa per trovarsi con Neku al solito posto.
"Ho in mente qualcos'altro per domani... un bel graffito che devi assolutamente vedere!
E che ti aiuto a migliorare...
Questo era sotto inteso!
Devo dirti una cosa...
Che? Mi stupisci veramente! Il bel cavaliere tenebroso e solitario che parla senza che qualcuno li chieda qualcosa... e deve anche chiedere un qualcosa! Questa me la segno sul calendario appena torno a casa! Eh? Perché ti stai avvicinando?
Ecco... io volevo dirti che...
S-si...? *deglutisce* D-dimmi pure!
Io volevo darti questo e dirti ch- SPOSTATI!
Eh?!"
Neku riesce a spostare in tempo la ragazza, prendendo lui il colpo del mostro che si trovava dietro di lei, venendo scagliato contro il muro. Il resto? Buio. Quando si risvegliò, la ragazza era distesa a terra con un vistoso taglio sulla schiena. Il braccio di Neku con cui ha battuto sul muro è rotto, probabilmente, e la gamba ha un taglio, ma non abbastanza profondo da non consentirli di muoversi e di stare in piedi.
"Hey, ci sei?! SVEGLIATI!"
Non ricevendo alcuna risposta, Neku utilizza il braccio ancora buono per prenderla e con non pochi sforzi la mette sulla spalla, sollevandola. Dopo un primo momento di ondeggiamento e la vista un po' annebbiata, oltre ad un dolore alla testa, inizia a camminare verso l'ospedale, il punto più vicino ai magazzini, dato che prima erano stati eretti per costruirlo e poi abbandonati. Arrivati, venne presa subito in cura e Neku rifiutò di allontanarsi da lei e furono costretti a curarlo il più possibile, mentre erano anche con lei. Per vari giorni rimane nella stanza della ragazza senza mangiare e facendo allontanare i propri genitori. Non potè impedire, però, che quelli della ragazza arrivassero.
"Chi sei te, ragazzo?! Quello che l'ha portata qui?! Sei stato te a farli questo?! Come hai potuto!
Stia zitta...
CHE COSA?! IO dovrei stare ZITTA!!!!? Sentimi, ragazzino, impertinente, io-
*Alzandosi di scatto e facendo cadere la sedia, andando faccia a faccia con la madre della ragazza, facendo cadere le cuffie ed il vassoio con il proprio mangiare* QUESTO RAGAZZINO E' IL RAGAZZINO CHE, A QUANTO PARE, CONOSCE MEGLIO LA FIGLIA DI ALCUNI GENITORI!!! IO NON LE HO FATTO NIENTE, MA SIETE VOI QUELLI CHE LE FACEVATE DEL MALE!!! MI HA RACCONTATO TUTTO, DALLA PRIMA ALL'ULTIMA COSA!!!! SE PROVATE ANCORA UNA VOLTA A TOCCARLA, GIURO CHE VE NE FARO' PENTIRE AMARAMENTE!!!"
La prima volta che si arrabbiava era proprio per difendere qualcuno dai genitori di quest'ultimo... o quest'ultima, in questo caso. La madre non disse niente ed a labbra strette uscì dalla stanza, seguita poco dopo dal padre che aveva lo sguardo basso, reso tale dopo che lo aveva incrociato con quello di Neku. Al 5° giorno, la ragazza si sveglia, trovando Neku seduto accanto a lei.
"Neku...?
Ti sei svegliata! Come stai?
Cos'è successo...? Perché sei così agitato...? Ma... dove sono...?
Sei in ospedale... Sono 5 giorni che dormivi! Adesso, però, ti sei svegliata ed il resto non ha importanza!
Il cavaliere tenebroso che si preoccupa di qualcuno... se non ti vedessi con i miei occhi, non ci crederei... aspetta... probabilmente è ancora un sogno... non è possibile che accada una cosa simile, o no?
Mi spiace non averti potuta aiutare, ma quel mostro è sbucato all'improvviso e...
Mostro...? Quale mostro...?
E' questa la ragione per cui tutti mi evitavano... sono stato etichettato come malato mentale... ma quei mostri ci sono veramente... la maggior parte sono i fantasmi di alcune persone e parlandoci per poi cercare informazioni su di loro, si sono rivelate vere... solo che l'etichetta, supera la ragione, come sai...
...
Adesso mi credi pazzo anche te, vero...?
E perché dovrei...? E' una cosa figa, poter vedere i fantasmi, no?"
Quel giorno aveva trovato qualcuno che non lo credeva un pazzo, ma lo prese per tale una volta scoperto che non mangiava da 5 giorni e che non voleva neanche farsi curare fino a che lei non stava bene.
"Ayako, io...
Allora conosci veramente il mio nome! Non ci speravo più, ormai.
Io volevo darti questo...
Che cos'è? Sembra... Ma questo non è il graffito che avevo fatto?
E' il primo graffito che hai fatto con me... non sapevo che farti per il tuo compleanno ed ho pensato a questo...
Grazie, Neku..."
Per tutto il giorno, Neku, era rimasto ancora a far compagnia ad Ayako, la ragazza, costretto anche a mangiare dalla stessa. I dottori avevano detto che sarebbe stata dimessa a giorni e che il braccio di lui stava già molto meglio. Quello che non potevano immaginare era un imprevisto che sarebbe successo quella notte. NOn ci fu tempo per le parole. Un uomo vestito di nero irrompe dalla finestra della stanza 55956 e sguaina una Katana... il resto, prosegue proprio come immaginate. Neku si risvegliò in un vicolo, tra case di legno. Non riconosceva quel posto ed iniziò con l'alzarsi e vagare un po' semza meta per cercare di ricordare quel luogo. Nei giorni che rimanette così, girando a vuoto, non riconobbe niente ed era andato senza meta per gli stessi. Cercava di ricordare qualcosa, ma non riusciva ed era come se avesse un grande vuoto, all'interno della sua testa e del suo petto. Nei giorni, ricordò soltanto immagini sfocate che non sembravano essere molto persistenti e le dimenticava velocemente, per poi ricordarsele per poco. Dato che erano le uniche cose che ricordava, decise di fare qualcosa per non dimenticarle. Iniziò a raccogliere ed a rubacchiare qualcosa, fino a che non aveva abbastanza materiale per fare ciò che ricordava. In questo modo, in poco tempo, riuscì a costruirsi un paio di cuffie, un fischietto, tagliò ed unì tra di loro più vestiti. Per applicare i numeri sulla mano che vedeva delle volte su una superfice bianca, utilizzò un pezzetto di ferro rovente, incidendo a fuoco. La cosa più difficile da fare, però, fu un piccolo oggetto che lo tormentava ogni giorno da che lo aveva ricordato e sembrava non volersene andare, come gli altri ricordi: un piccolo ovale nero con all'interno uno strano simbolo argentato che sembrava un teschio fuso con altre cose. Ci mise diversi giorni a trovare come poterlo fare, ma, alla fine, ci è riuscito. Neanche lui sa quanto tempo sia passato da che si è risvegliato e possono essere passati giorni, settimane, mesi... anni! Non ne ha più tenuto il conto cercando, invano, di ricordare altre cose. Le uniche cose che ricordava era quello che si era costruito, oppure inciso... nient'altro. Per questi anni non ha fatto altro che continuare a sentire un vuoto dentro, come se mancasse qualcosa d'importante che non riusciva a decifrare. QUello che non mancava, però, era l'asocialità! Infatti continuò ad ignorare le persone ed anche qui venne etichettato un qualcuno da isolare e lasciare solo, ancora più di come facevano normalmente. Lui, naturalmente, come suo solito ed abitudine che non ha perso, continua a ripetere che non ha bisogno di nessuno e che sta bene da solo... anche se sente qualcosa, quando pronuncia queste parole, ma ormai non ci fa più caso... o più semplicemente non ci vuole dare peso. Un giorno, un'altro degli uomini vestiti di nero si trova a camminare per le strade, con le persone che lo attornano, chiedendo anche in ginocchio di portarli con lui. Neku, naturalmente, non faceva parte di queste persone e non se ne interessava... anche se quando guardava questi uomoni, era come se, piano piano, una rabbia crescesse dentro di lui. Si allontanò dalla folla e qualche ora dopo, l'uomo in nero li si parò davanti.
"Hey, tu! Come ti chiami, ragazzo?
Cosa vuoi da me...
Voglio soltanto sapere il tuo nome.
... mi chiamo Neku... od almeno credo...
Credi? E' un po' strana come cosa, non ti pare? Come anche quello che indossi... non è cose da Soul Society! Sembrano più cose da mondo terreno...
Mondo terreno...? Soul Society...? Non so che cosa siano e non credo che ti possa interessare, se conosco o meno il mio nome... Hai altro da dire...?
E' la prima volta che qualcuno di questi quartieri parla così ad uno Shinigami... solitamente, qua, nell'ultimo distretto abbandonano anche il proprio onore e si inginocchiano per chiedere di portarli con me... Nessuno di loro, però, ne è degno... tu, invece-
Io, invece, non mi inginocchio e non voglio avere questo onore... Adesso, se non hai altro...
Invece credo proprio che dovrai venire con me, ragazzo...
E sei io non volessi...?"
Il risultato, alla fine, però, fu più che ovvio... lo Shinigami utilizzò un Bakudo di restrizione e se lo caricò in spalla, portandolo con se. Al suo passaggio, mentre continuava a protestare e cercare di liberarsi, chi vedeva la scena non riteneva tutto ciò giusto... il fatto che quel ragazzino sempre evitato da tutti sia stato scelto e loro no... per il fatto che si stava ribellando dall'andare! Alcuni provarono anche ad ucciderlo con dei ferri e lame arrugginite, ma lo Shinigami lo aiutò. Arrivati all'interno della corte bianca, li venne spiegato come stavano le cose e venne inserito all'interno dell'accademia. Il tutto, naturalmente, contro la sua volontà. Fu costretto ad andare per imparare ciò che insegnavano, mentre evitava e veniva evitato dagli altri. Andò avanti così per parecchio tempo, con uno Shinigami che doveva andarlo a prendere e portarlo all'interno della classe. Così sta continuando ad andare avanti senza miglioramenti sul lato correzionale. Il resto? Il resto sarà deciso dalle azioni che vrranno compiute da Neku, ma non solo... per quanto lui si ostini a dire che soltanto lui può decidere il suo andare, ci sarà sempre qualcosa che distrugge questa sua affermazione. Intanto, i suoi ricordi, continuano ad essere ancora un mistero, per lui...
Descrizione fisica e caratteriale del PSG:
Fisica: Neku è un ragazzo dalla pelle abbastanza chiara da essere scambiata per qualcuno affetto da anemia, anche se non è così. Essa non presenta cicatrici, oppure altre imperfezioni, facendola risultare liscia. E' alto 1,69 cm per un peso di 50 Kg. Ha degli occhi di un azzurro chiaro che assumono la colorazione viola più che si scorre verso l'alto, nel guardali, fino a che non lo diventano completamente. I suoi capelli sono biondi con delle tonalità abbastanza scure da far sembrare che lo stesso cambi a seconda delle condizioni di luce. Essi sulla parte frontale sono lunghi fino a poter raggiungere la parte finale del naso, ma sono tenuti in modo da stare sopra la linea visiva frontale degli occhi, impedendo, così, di intralciare la visuale. Ai lati sono tenuti a loro ed hanno la lunghezza per giungere a circa 2 cm sotto la bocca. Dietro, essi, possono raggiungere le spalle, ma sono tenuti in maniera da stare ritti verso una traettoria obliqua sopra la testa. Porta praticamente sempre sulla testa e sulle orecchie un paio di cuffie color viola. In realtà, esse, non sono altro che un oggetto costruito da lui e che non trasmettono niente, ma le utilizza soltanto come parte integrante degli indumenti, così come una piccola spilla nera, un po' ovale, con uno strano simbolo argenteo su di esso, costruita sempre da lui. Indossa una maglia, senza maniche, divisa in 3 colonne: quella destra e la sinistra sono viola scuro; quella centrale è più chiara e presenza 2 linee gialle per separarla dalle altre. Essa, al collo, si allarga ed allunga di molto, soltanto per questa parte, facendo ad effetto "mantella" soltanto per il collo e per circa 10 cm verso il basso sul petto. Al braccio sinistro porta un polsino giallo non molto stretto. Sulla mano sinistra, sul palmo, ha tatuato dei numeri: 55956. Al collo porta un pendente legato ad un fischietto, anch'esso costruito da lui. Come pantaloni indossa un paio di pantaloncini, sul grigio-viola, a "mezza gamba", che si fermano appena sopra il ginocchio. Essi hanno 2 tasche: 1 sulla parte sinistra ed una su quella destra, entrambe davanti. Utilizza anche una cintura con la fibbia quadrata ed argentata, ma non ne avrebbe bisogno, dato che i fianchi bloccano i pantaloni senza farli cadere. Ai piedi porta degli stivaletti di colore viola scuro, con rifiniture gialle, 2 lacci (ad ognuna) grigi e dei bottoni dorati. Essi sono comodi e non danno alcun intralcio nei movimenti.

Psicologia: Neku è un tipo chiuso in se fin da quando era ancora in vita. Non gli è mai piaciuta la compagnia, preferendo ascoltare la musica dalle sue cuffie, isolandosi dal resto del mondo, rinchiudendosi nella sua camera, oppure andare in qualche luogo semi-sconosciuto a fare qualche graffito. Non ha mai dato importanza alle altre persone e non ne ha mai avuto bisogno, a suo dire, dato che riusciva benissimo a vivere senza di esse. Così ha portato questo carattere anche quando è arrivato nella Soul Society. Essendo un carattere molto chiuso e praticamente e quasi completamente refrattario ai contatti con altre persone che cercano di avere un rapporto con lui, non parlerà molto e farà finta di non sentire, la maggior parte delle volte, utilizzando come scusa le cuffie che li tappano le orecchie. Dove questo non sia possibile per il fatto che li sta parlando frontalmente, parlerà sempre in modo molto distaccato. Ha una sfera emotiva non molto sviluppata, o più che altro atrofizzata, negli anni passati a non aver contatti ed ha sviluppato un'apparente refrattibilità alle emozioni. Infatti, esteriormente sembra sempre desolato, annoiato, e non sarà comune vedere un'emozione sul suo volto per le situazioni normali... delle volte anche non, ma è pur sempre una persona e su alcune cose, prima o poi, viene tradito dall'emotività. Interiormente, invece, subisce tutto, ma cerca di non dare peso al fatto, cercando di auto convincersi che una cosa del genere non può toccarlo. I suoi vestiti sono quelli che utilizzava normalmente e li ha fatti lui stesso, così come il fischio, la spilla e le cuffie, dato che sono quei pochi ricordi non completamente offuscati che ha e non vuole rischiare di perderli, portandoli sempre con se, come se separarsene fa in modo che si dimentichi di essi anche nella sua memoria. In questo modo ha tatuato sul palmo della sua mano destra dei numeri per lo stesso principio. Per ora, da che è arrivato nella Soul Society, non ha ancora mostrato alcuna emotività nei confronti di nessuno. L'unica persona, per adesso, a cui ha avuto un interesse e se ne è preoccupato veramente è stata la ragazza con cui ha passato circa 2 anni sul mondo terreno: Ayako.
Zanpakuto:
*spirito, aspetto e nome zanpakuto:(descrizione di questi tre criteri)
Shikai: (descrizione dell'aspetto e dei poteri)
Bankai: (descrizione dell'aspetto e dei poteri)*
Kido:Hado:
*lista*

Bakudo:
*lista*
Tecniche razziali:
CITAZIONE

Reiraku
Energia necessaria: bianca


reiraku

Descrizione:L'utilizzatore si concenetra fin quando un gruppo di pergamene non circonda la sua figura.
Più che una tecnicha la Reiraku è l'abilità di visualizzare l'aura di uno spirito e di solito è una prerogativa degli Shinigami più esperti. Lo Shinigami infatti si ritrova nel mezzo di una miriade di pergamene, ognuna di esse indica uno spirito e risulta molto difficile per i neo Shinigami distinguere quali sia l'anima che cercano specialmente se si tratta di un'aura molto piccola, nonostante ciò Ichigo riesce a scovare la piccola aura del parrocchetto e a correre in aiuto di Chad. Più in avanti anche Ishida si rivelerà in grado di adoperare la Reiraku per scovare gli Hollows durante la sua sfida con Ichigo.

 
 
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view post Posted on 18/3/2013, 07:43

Trascendental being

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Scusa il ritardo, ma purtroppo il forum è così in questo periodo... spero che prima o poi ci riprenderemo :/ nel frattempo dovrai avere pazienza, faremo le cose molto con calma.... la scheda va bene, dalla storia capisco che ti piace scrivere molto, il che è un bene x ruolare... al + presto ti correggo anche la zanpakuto e poi ti apriremo l'addestramento u.u

ah l'unica cosa è che nella descrizione fisica hai detto che indossa i vestiti che si è fatto, ricorda che quando diventa uno shinigami deve indossare uno shikahusho, anche personalizzato tipo, però sempre shikahusho dev'essere
 
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view post Posted on 9/4/2013, 23:28
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"Io temo me stesso, ma non gli altri e questo mi permette di continuare a fare quella domanda a chi riesce a parlarmi; a chi ha il sentimento di avvicinarsi a me: una creatura di luce nera."
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Scusate se non sono più passato, ma non ho potuto avvicinare il comp >w< Cmq ho scritto i vestiti per com'è ora e per il Gigai, casomai, futuro.
 
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