Quest Arashi Rhyonin, Passaggio compagnia 11^ - 2^ Brigata.

PNG: Soi Fon Capitano 2^ Brigata

Dannazione! Perchè continuo a seguire Yoruichi?

Soi Fon rientrò lentamente nella sede ufficiale della sua brigata, sentiva per tutto il corpo un calore, lentamente la vista gli si annebbiava, a tratti vedeva doppio, per fortuna il suo stomaco ancora stava bene, per cui nonostante gli svariati sbandamenti, riuscì entrare nella sua stanza. Arrivata barcollò rapida fino alla sedia, con la mano la spostò della scrivania e ci si sedette. la stanza prese a girare, si portò una mano sulle guance che scottavano, non era malata, era semplicemente ubriaca.
Quella mattina infatti mentre si allenava con Yoruichi, questa la invitò ad andare insieme a Matsumoto ed altre ragazze del club delle "Donne Shinigami". Non aveva mai bevuto, quel dolce liquore la sedusse però, e anche se lei cercava di non farlo, Yoruichi insisteva, dicendo continuamente che era solo questione di abitudine.

Soi Fon spostò le lunghe trecce e ruotò la sedia portandola davanti alla scrivania, lesse, oggi doveva ricevere un ragazzo che doveva entrare nella sua brigata secondo ordine dall'alto. Non era certo in condizioni di ricevere e tanto meno di andarlo a chiamare, per cui inviò uno dei suoi sottoposti per andare da questo. Si portò una mano sulla testa, poggiandosi sul tavolino con il gomito, come se i muscoli del collo gli stavano per cedere.

(Accidenti che figuraccia che farò, meglio non pensarci, a momenti sarà qua!)

......

Intanto, il subordinato si diresse nell'appartamento nell'undicesima brigata di un certo Arashi Rhyonin. Secondo il comandante generale era ritenuta migliore la sua presenza nelle forze segrete della seconda brigata anzichè nella barbara undicesima. L'uomo bussò alla porta della casa, sperando di trovare il ragazzo. Quando questi aprì, l'uomo senza nemmeno alzare la testa farfugliò delle parole:

È richiesta la sua presenza nella seconda brigata, le spiegherà tutto il capitano, ora per favore mi segua.

Era questo l'ultimo giorno di degenza per il recupero dalle ferite sostenute nella missione nel Mondo Reale. Il pensiero fisso che eravano riusciti a farcela tutti e tre, per puro caso incalzava nella sua mente.

Da poco era uscita Kureha, la Shinigami della Quarta Brigata, a cui era stata affidata la totale guarigione del ragazzo..

Arashi era seduto sul letto, a torso nudo, A vista rimaneva solo una lieve traccia della ferita inferta dal Cero a bruciapelo dell'Arrancar; la giovane recluta, si passò la mano destra, lungo la sottile cicatrice rossastra che, trasversalmente, attraversava il suo torace.

Solo, ed immerso nei suoi pensieri, il giovane trasalì quando sentì bussare alla porta, dopo il primo momento di sbigottimento, raggiunse la porta e, tranquillamente l'aprì, sperando forse di ritrovare la giovane "Infermiera". si ritrovò di fronte invece un uomo, a capo chino, che recapitò un breve messaggio:

CITAZIONE

È richiesta la sua presenza nella seconda brigata, le spiegherà tutto il capitano, ora per favore mi segua.

Il ragazzino per un attimo osserva l'uomo.

§ Il Capitano della Seconda Brigata? E' il Comandante in Capo delle Unità Mobili Segrete... Cosa può volere da me? Un rapporto della missione non credo, l'ho già fatto pervenire al Capitano Komamura... Problemi con i membri della sua Brigata nemmeno, cerco di non avere guai con nessuno io... Davvero non capisco cosa possa volere da me, Tanto vale eseguire l'ordine ed incontrarla... §

Si rivolge quindi all'uomo:

- Naturalmente vi seguirò, un ordine diretto non si discute, un attimo che mi vesto. -

In breve, si vestì con un Shikoshuko, prese la sua fedele Zanpakuto e l'assicurò alla schiena, scrisse un bigliettino e lo lasciò sul letto; poi uscendo fece un cenno all'uomo.

_ Bene, sono pronto, se vuole fare strada la seguirò.-

§ Sigh! Kureha-chan! §

La prima cosa che colpì Arashi fu l'impatto della luce solare; erano giorni che era confinato nel letto, con la stanza perennemente immersa nella penombra, affidato alle amorevoli cure di Kureha, la Shinigami della 4ª Brigata.

Non fece in tempo a registrare il fatto che il sole fosse alto nel cielo, che il suo accompagnatore si dileguò, unico segno di se era un leggero strato di reiatsu che rilasciava, in modo tale che il giovane Arashi potesse seguirlo. Cosa che il ragazzo stava effettivamnte facendo.

§ Ma quant'è veloce? sarei ancora convalescente...io ... §

La corsa proseguì forse per una decina di minuti, attraversarono vari distretti del Seretei, soto un cielo punteggiato di pigre nuvole bianche. Al termine della corsa erano iunti di fronte alla Caserma della 2ª Brigata di protezione. L'uomo che accompagnava Arashi, lesse biglietto dall'inquietante intestazione per poi dare indicazione alla recluta ed anticipargli il motivo della sua convocazione. Una volta sentito il tutto, rimase per un momento inebetito poi, come risvegliatosi, salutò l'uomo con un leggero, cortese inchino e, mentre rimuginava sulla questione si addentrò nella Caserma, seguendo le indicazioni ricevute alla ricerca del Capitano Soi Fong.

§ Una Rassegnazione? a me? dall'11ª alla 2ª Brigata? dallaBrigata d'Assalto a quella Esecutiva delle Operazioni sotto Copertura? Io, una semplice recluta servirei alla Seconda Brigata? Sarà stato avisato di questo fatto il Capitano Zaraki? e Madarame-san?... Non ci capisco veramente nulla... forse il Capitano Soi Fon mi spiegherà meglio... a proposito, la stanza dovrebbe essere quella, a quanto ne so io il Capitano Soi Fon è un tipo estremamente pignolo che tiene in particolar modo all'etichetta... meglio cercare di non fare subito cattiva figura... §

Era ormai di fronte alla porta che gli era stata indicata. si rassettò brevemente, controllò che tutto fosse in ordine, poi con mano ferma bussò alla porta, presentandosi ed attendendo che gli venisse dato il permesso di entrare.

- Rhyonin Arashi, a rapporto come richiesto, Capitano.-

Prego entra pure!

Il capitano cominciava a sentirsi meglio, aveva un fisico pronto a tutto, e non l'avrebbe di certo stesa qualche bicchiere in più di quel liquore! Ciò nonostante ancora non riconosceva bene la figura davanti a lei, aspettò un attimo che gli occhi mettessero a fuoco per riconoscere la nuova recluta, portava una spada corta legata alla cintura, di certo un arma più adatta ad un assassino che ad un guerrafondaio dell'undicesima.
Soi Fon scosse ancora la testa cercando di riprendere pieno possesso delle sue facoltà, ma ciò non fece che peggiorare la cosa, ora la stanza girava vorticosamente come in balia di un tornando o un ciclone.

(Accidenti! Ah speriamo sia in grado di combattere!)

Qual'è il tuo nome recluta?

Il capitano attese che Arashi Rhyonin confermasse di essere proprio lui, dopo si alzò dalla sedia, cercava di non barcollare, condusse il ragazzo in una sala vicino, collegata con il suo studio, il Dojo. Soi Fon si sentiva meglio, ora riusciva a camminare senza problemi, anche se ancora una sensazione di "caldo" per tutto il corpo gli intorpidiva i muscoli.
Arrivati al centro dell'enorme stanza in legno, la donna si mise di fronte allo Shinigami, e cominciò a parlare con un tono seccato e prepotente, quel modo di fare classico che non aveva perso neanche dopo una bella sbronza.

Te lo dico subito... Non accetto errori chiaro?
Fammi vedere cosa sai fare! Prova a colpirmi, e non come farebbe un ebete della tua brigata, ma come farebbe una volpe della seconda chiaro?

Una voce femminile, dall'altra parte della porta, mi invita ad entrare, apro la porta, un passo avanti, richido la porta e, una volta arrivato ad una distanza di 5 passi dal Capitano, mi fermo, restando ritto sugl'attenti. Vedo come la donna mi scruta, sembra quasi che non mi veda, mi chiede ancora di presentarmi. Automaticamente, con n lieve, seppur marcato, scatto di testa verso l'alto pronuncio iol mio nome, ometto però la Brigata, questa ormai si deciderà dopo questa strana giornata.

- Rhyonin Arashi, Capitano, a rapporto.-

§ Forse non mi avrà sentito bene prima, non mi sembra che stia veramente bene... §

Senza una parola di risposta, la donna si alza dalla sedia, con un gesto mi guida verso la stanza attigua, quando la vedo non riesco ad evitare di deglutire: aveva proprio l'aspetto di un dojo. La ragazza si posiziona davanti a me e mi si propone con aria saccente, invitandomi ad attaccare.

§ Come una volpe della sconda è? §

Seppur in soggezione, trovandomi davanti ad un Capitano del Gotei 13, porto il piede sinistro in avanti, fletto leggermente le gambe, con la mano destra afferro l'elsa della mia Zanpakuto, aspetto ad estrarla, mostro solo il profilo sinistro alla mia avversaria, cercando di mantenere il baricentro basso, il più basso possibile.

Dopo un momento di concentrazione, convergo parte del mio Reiatsu verso le gambe, in modo da muovermi più velocemente;il resto, o meglio la maggior parte, lo faccio conflure nella lama inguainata,, poi scatto verso il Capitano, mentre corro mi mantengo basso, zigzago a destra e sinistra, arrivo di fronte alla ragazza dalla sua destra, improvvisamente tento una finta, provo a girare intorno al suo lato sinistro e, scondo quanto ho ideato, appena mi troverò sul suo lato, estrarrò la Zanpakuto e, con un unico movimento, tenterò un fendente diagonale basso, da destra a sinistra, all'altezza del suo ginocchio sinistro.

§ Meglio cercare di limitare i movimenti del nemico. §

Mentre metto in atto il mio piano una goccia di sudore freddo imperla la mia fronte...

Senza neanche scomporsi il Capitano Soi Fon salta in alto, evitando così il mio fendente, compie una piroetta in aria e poi sento un urto proprio sotto il mio mento, è stato un suo calcio che mi ha appena sbalzato indietro di un paio di metri. Grazie al suo movimento posso ora vedere come il Capitanoindossi ua leggera tunica, o meglio due mezze tuniche, tenute insieme da alcuni lacci e da una larga cinta in vita di colore bianco. Normalmente sarebbe una vista mozzafiato, considerando però la letalità della donna che avevo di fronte, e sorvolando sull'evidente incolmabile divario di forze, mi trattenni da qualsiasi eventuale commento in merito.

Mi rialzo e mi rimetto in posizione di guardia, il Cpitano della 2ª Brigata, dopo avermi rivolto altre parole al vetriolo, mi mostra una tecnica, lo Shumpo; o meglio, quel che i miei occhi registrano è il fatto ch il Capitano Soi Fon è sparita.

§Ma dov'è and... E'? §

Percepisco un tocco, sulla mia spalla, sento la sua voce, il tono dolce, suadente, ma comunque perentorio, mi ordna di rifarlo. Per un momento resto immobile, sono conscio che sono alla sua completa mercè, se solo lo volesse potrebbe uccidermi, senza nessuno sforzo, invece ha deciso di allenarmi
Un lieve fremito, d'eccitazione, mi scuote, sono sicuro che l'ha avvertito anche lei ma al momento non mi importa, voglio solo riuscire, con voce leggermente tremolante rispondo:

- Agli ordini, Capitano! -

Mi sposto leggermente, cerco di trovare un modo che mi permetta di eseguire l'esercizio, provo a concentrare tutta la mia Reiatsu nelle gambe, la focalizzo sulle piante dei piedi poi scatto in avanti. Il risultato è disastroso, avendo concentrato tutta la Reiatsu nelle piante dei piedi sono effettivamente stato più veloce del solito, ma ancora estremamente lento rispetto al "Passo Lampo" oltretutto, non avendo un ampio margine di controllo sugli arti inferiori, mi ritrovo a terra, dopo aver impattato contro una delle pareti del dojo stesso.

§ Maledizione, così non va proprio, cosa posso provare? Focalizzare nella mente il bersaglio e tentare di avvicinarlo rilasciando progressivamente reiatsu? Bhààà proviamo...§

Mi rialzo, massaggiandomi il volto con la mano destra, mi volto verso il Capitano, cerco di focalizzare la sua figura nella mente e poi scatto in avanti, rilasciando Reiatsu: praticamente mi ritrovo a correre verso la ragazza mentre rilascio energia spirituale, non ottenendo quindi nessun miglioramento, a parte un maggior controllo della direzione e degli spostamenti.

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Dopo molti tentativi tra i più diparati, tutti condizionati dal rilascio del reiatsu in condizioni differenti, mi ritrovo esausto, di fronte al Capitano Soi Fon, sono piegato sulle gambe, ansimante...

§ Maledizione, maledizione, maledizione non sono riuscito in nessuna maniera, non ho il coraggio di guardarla negli occhi ora... §

Dopo un paio di ampi respiri mi rimetto diritto, il mio sguardo vaga sulla persona del Capitano, senza malizia, solo carico di vergogna, evito in tutti i modi di guardarla in volto, gli rivolgo la parola, il tono mortificato:

- Mi, mi perdoni Capitano Soi Fon, ma non, non sono riuscito nel compito, sono... sono pronto per ricevere la mia... punizione. -

Ed abbasso ancor di più lo sguardo, ormai fisso sulle sue caviglie...

Invece della punizione che meritavo, ricevetti consigli e parole d'incoraggiamento dal Capitano, alzai lo sguardo, fino ad incrociare il suo, notai come l'ombra di un sorriso sul volto della donna. Un'improvvisa euforia mi ridona forza.

§ L'idea di base allora era giusta devo solo, applicarmi di più... Posso farcela! §

Con un paio di salti mi spostai, allontanandomi dal Capitano. chiudo gli occhi, cercando di controllare il respiro. Dopo un paio di secondi riapro gli occhi, lo sguardo carico di determinazione, non voglio fallire in questa tecnica.

§ A costo di rimanere a terra senza un briciolo di potere spirituale, non uscirò da qui se prima non avrò imparato questa tecnica! §

INvece di concentrarmi sulla figura del Capitano, focalizzo lo spazio subito dietro di lei, inizio a muovermi rilasciando buona parte della mia Reiatsu in un solo attimo: Mi ritrovo spostato, dietro il Capitano, ma troppo lontano da dove avevo deciso.

§ Bene, un passo Lampo è stato fatto, ma non sono riuscio ancora a controllare il movimento, devo arrivare dove voglio io non dove mi porta il flusso di Reiatsu... Ma certo! Il Reiatsu!!! se lo rilascio tutto nel momento stesso in cui inizio il movimento poso riuscirci! §

Nuovamente, mi concentro sullo spazio subito dietro il Capitano Soi Fon, nel momento stesso in cui mi muovo rilascio, immaginando come un lampo, tutto il Reiatsu che posso, come se esso mi coprisse e...

Swoosh

Mi ritrovo esattamente dove volevo, sono alle spalle del Capitano, con un ampio sorriso in volto ripeto ancora la tecnica per una decina volte, in modo da assimilaròla come si deve, mi accorgo però, mano a mano che prendo dimestichezza con la tecnica, che più usi continuati mi stancano notevolmente, difatti al decimo Shunpo di fila, sono praticamente esausto, ma comunque contento.

Dopo un attimo per riprendere fiato, mi rimetto sugl'attenti di fronte alla ragazza, in attesa di ulteriori istruzioni...

Il Capitano mi ammise nella sua Brigata, da questo momento ero un membro del "Reparto Operazione Speciali", mi diede le chiavi del mio nuovo alloggio e sparì.

Rimasi rispettosamente sugl'attenti ancora per qualche secondo poi, sciolsi i muscoli dlle spalle e delle gambe,mi diressi verso la mia nuova assegnazione.

§ Devo impegnarmi per essere degno di questa Brigata, a qualsiasi costo. §