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Il sole era appena sorto in alto nel cielo sovrastando il Seretei donandogli una luminosità quasi sovrannaturale, il mondo sembrava godere di quei flebili fasci di luce solare che baciavano il terreno con tale tenerezza, mi sveglia con calma come tutte le mattina, l'orario che mi ero prefisso per il risveglio era comunque adeguato dato che sarei arrivato anticipatamente ovunque, mi diressi verso il bagno dove iniziai a farmi una doccia calda, l'acqua scorreva veloce sul mio corpo passando tra i solchi del mio corpo formati dai muscoli scolpiti sull'addome, il mio fisico era ben calibrato, un perfetto connubio tra altezza e peso, il tutto potenziato da una splendida forma atletica che mi avrebbe permesso di superare con facilità qualsiasi difficoltà, nel mondo umano. Adesso ero costantemente a contatto con persone come me, shinigami dal potere devastante dotati dei più svariati poteri, alcuni avevo visto che dominavano degli elementi, altri ancora utilizzavano magie ed altri invece erano maniaci del combattimento corpo a corpo, questi ultimi adoravano la guerra come una dea, erano agli antipodi della mia mentalità, io adoravo la pace, non mi piaceva combattere o comunque dover uccidere, a meno che non fosse strettamente necessario. Appena finita la doccia andai verso l'armadio ed iniziai a vestirmi, indossai i miei soliti abiti scuri, non ci misi molto a prepararmi, non ero visto di buon occhio da molti shinigami dato che non indossavo la loro ridicola divisa ma mi importava relativamente poco, infatti il mio obbiettivo principale era mantenere comunque una certa indipendenza, non è che non volessi far parte di un gruppo ma essere costretto a vestirmi in modo completamente uguale agli altri non faceva al mio caso. Quindi legai la mia zampakuto alla vita e mi diressi verso il dojo, li mi avrebbero addestrato per decidere il mio futuro nella soul society, mi sarei dovuto impegnare a fondo se non volevo perdere l'unica opportunità che avevo per diventare un vero shinigami come i miei genitori. Passai vicino a molte sedi delle diverse brigate, i portoni erano immensi e quasi mettevano in soggezione, le bianche mura erano altissime, non come quelle che ci dividevano dal rukogonkai ma quasi, ero senza parole, sbalordito da una simile meraviglia, non avevo mai avuto modo di osservare qualcosa di così meraviglioso nella sua semplicità. Le strade data l'ora erano ancora vuote, quindi passai per moltissime strade secondarie in modo da poter memorizzare la mappa del seretei mentalmente, in futuro mi sarebbe sicuramente tornata utile. Dopo poco più di un ora di cammino giunsi davanti alle porte del dojo, un edificio più modesto rispetto a tutti gli altri di quel luogo, le porte anche se in legno e ben lavorate non avrebbero mai retto il confronto con quelle delle sedi delle brigate. Aprii lentamente la porta ed al suo interno vidi già un ragazzo, aveva la tipica divisa da shinigami, dei capelli ispidi neri e degli occhi il cui colore da lontano mi parve rosso scuro, strano, molto strano. Probabilmente lui sarebbe stato il mio esaminatore, non potevo ancora saperlo ma a prescindere inizia a parlare in modo pacato ma mostrando comunque il mio rispetto verso l'avversario che mi trovavo davanti.
« Salve, il mio nome è Noctis Lucis Caelum e sono qui per sostenere l'esame per entrare a far parte del gotei tredici, mi dispiace se eventualmente sono arrivato in ritardo ma non avevo previsto che qualcuno si svegliasse prima di me, complimenti.»
Le mie parole erano sincere come quelle di un bambino, ero sinceramente sorpreso della puntualità di quel ragazzo, probabilmente era poco più grande di me ma non contava assolutamente, non in quel momento. Quindi inizia a rallentare il battito del mio cuore, in questo modo avrei potuto resistere di più in combattimento ed non avrei sprecato energie inutili, alla fin fine se era il mio esaminatore non era una persona debole e quindi non avrei dovuto assolutamente sottovalutarlo.