La Stanza di Tetsuo

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*Wrath*
view post Posted on 11/7/2010, 14:56




Finalmente Shinigami a Tetsuo gli venne assegnato un piccolo appartamento poco distante dalla caserma della 5°brigata, quella in cui militava.
lo Shinigami si presentò davani alla porta dell'appartamento a lui assegnato, le chiavi argentate tinitinnavano mentre timidamente alzava il braccio destro verso il lucchetto che apriva la porta della sua nuova resisdenza.
con un gesto deciso inserì la chiave nella serratura e iniziò a girarla con un gesto veloce del polso, aprendo così la porta della residenza.
l'appartamento era piccolo ma confortevole, le pareti completamente bianche, come ogni cosa nel Seireitei dopotutto, era completo di arredamento, nel salotto c'era un piccolo tavolino in mezzo alla stanza, da un lato, vicino alla parete un divano e una piccola libreria, sulla parete opposta si trovava una mensola di legno, sopra c'erano alcuni oggetti d'arredo.
sull'altro lato della stanza si trovava la porta verso il corridoio, da li, si poteva arrivare alla camera da letto e al bagno.
la camera da letto si trovava sul lato destro del corridoio, nella stanza c'era una grosso armadio, una scrivania e, a terra, un futon, mentre nel bagno, la stanza a sinistra, oltre ai sanitari e a un lavandino c'era anche una vasca molto grande.
 
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*Wrath*
view post Posted on 13/7/2011, 23:01




Era tornato da poco al suo alloggio dopo tanto tempo.
Aveva soggiornato per parecchio tempo in un altro mondo, la sua stanza era rimasta come l'aveva lasciata, tutto sembrava essersi fermato al giorno stesso della sua partenza.
Da tanto non si sedeva sul suo comodo divano e si gustava una tazza di thè preparato nella sua piccola cucina.
Si sedette, e posò per un attimo la tazza fumante sul tavolino in salotto, li, stanco si addormentò all'improvviso.

çCome ti chiami?ç
§Io sono Tetsuo, chi mi parla?§
çTetsuo....ç

Questo sognò, solo un dialogo con una strana ombra che si trovava sotto un grande albero in fiore, tutt'intorno una distesa d'erba e alberi.

-Che strano sogno...-

Disse tra se e se strofinandosi gli occhi appena aperti.
Non sapeva perchè ma quel luogo sembrava famigliare, ma il cercare di ricordare fu interrotto dalla vista della tazza di thè ormai tiepido. il dio della morte allungò la mano destra e con presa salda sollevò la tazza bianca e la portò alla bocca.
Bevve grandi sorsi di quella bevanda che a lui piaceva molto, terminò così di bere finendo tutto il liquido contenuto nel recipiente e lo posò di nuovo sul tavolino.
Ripensando a quella visione si alzò dalla comoda posizione che aveva tenuto per tutto il tempo e uscì di nuovo dal suo appartamento.
 
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