Riuscii per fortuna a difendermi con la mia spada, e Den si spostò subito dopo tornando indietro. Preparava un altro attacco e io rimasi ferma in posizione di difesa, sempre con la zampakutou davanti a me. Quando la sua lama e la mia si erano toccate avevo sentito una forza immensa provenire da lui. Aveva un’energia spaventosa paragonabile quasi a quella di un Capitano. Lo sarebbe sicuramente diventato!
*
Vorrei diventare come lui*
Pensai concentrandomi dal combattimento. Ma posi di nuovo la mia concentrazione su Den subito dopo.
Era là, immobile, davanti a me, che stava preparando un altro attacco. Misi tutta la mia concentrazione nella sua figura, lo guardai, ogni piccolo movimento con qualsiasi parte del corpo. Niente. Non riuscivo a percepire nulla.
Strinsi forte l’elsa della mia spada. In qualche modo mi aiutava a scaricare la tensione, e succedeva sempre. Questa volta però ero più agitata del solito, forse perché sapevo contro chi stavo combattendo, che forza aveva. Era troppo potente per me. Ma non mi facevo scoraggiare! Avrei dato la mia vita per salvare qualcuno! Era il mio dovere e io lo dovevo fare a qualsiasi costo!
Rimasi in attesa di qualche mossa di Den-Sama, rimanendo in posizione di difesa, in allerta, pronta a qualsiasi cosa.
In una frazione di secondo qualcosa spuntò da dietro di me.
*
Impossibile!*
Pensai meravigliata girandomi il più velocemente possibile! Mi stava lanciando addosso una sfera di reiatsu, e per di più potente! Non sapevo più che cosa fare! Chiusi gli occhi, non sarei riuscita né a proteggermi, né a schivare il colpo, nemmeno in parte. Ormai era troppo vicino.
Pensai a che cosa sarebbe successo se al mio posto ci fosse stato Akira, per qualche motivo incapace di difendersi. Non l’avrei permesso! Nessuno poteva fargli del male! Vivevo per lui!
Aprii gli occhi di scatto e puntai la spada davanti a me. Non avrei permesso che gli avessero fatto del male! Avrei dato la mia vita! Avrei preso il colpo al posto suo! Dovevo proteggerlo..
…
Il buio totale. Tutto d’un tratto non sentivo più niente. Non vedevo niente. Non provavo nessun tipo di sensazione, di emozione. Era tutto così scuro, e faceva caldo. Davvero molto caldo. Avevo gli occhi aperti e dopo qualche secondo vidi avvicinarsi una figura che si distingueva da quel buio che si stava trasformando in un rosso acceso.
Era un ragazzo davvero bellissimo: aveva dei corti capelli blu–neri, una sottoveste nera anch’essa che sembrava una leggera armatura, e una giacca con dei riflessi rossi, che gli arrivava fino alle caviglie. Dalla punta delle sue scarpe venivano fuori due lame, e attaccata ad una gamba, ad altezza ginocchio circa, aveva una catena che quasi toccava per terra. Sul viso portava una benda sull’occhio destro. Non avevo notato che quel rosso intenso, fiammeggiante, erano le sue ali. Sembrava una fenice.
Si avvicinava sempre di più a me, fino ad arrivarmi davanti, a circa 50 cm di distanza.
Sono il tuo spirito, Angel..Mi disse, con voce tranquilla, e non scocciata. Quelle parole mi tranquillizzarono, non so come mai, ma mi sentivo al sicuro, protetta.
Io proteggerò te, e tu proteggerai chi ami..combattiamo insieme, Angel..Disse ancora, sempre con un tono molto dolce.
Improvvisamente la sua figura cominciò a dissolversi lentamente, come un mucchietto di cenere trasportato via dal vento.
Aspetta!Dissi allungando una mano verso di lui, ma ormai se n’era andato.
Le sue parole mi resero davvero felice. E mentre il rosso di quelle ali meravigliose scompariva, io ricominciavo a percepire di nuovo i suoni, e le sensazioni che stavo provando poco prima. Il mio cuore però batteva lentamente, sembrava tutto rallentato. Mi sentivo in un certo senso serena.
Aprii di colpo gli occhi. La sfera non era ancora arrivata a me. Questa volta vedevo tutto più lento.
Una voce mi arrivò da lontano. Una parola, un nome.
Jokichutomo..Mi aveva rivelato il suo nome, ero riuscita a sentirlo finalmente!
Così, con la spada puntata ancora davanti a me, dissi urlando con tutta la forza che avevo in corpo:
Ardi, Nova! Jokichutomo!La mia spada si allungò improvvisamente per una lunghezza di circa 70-75 cm, e prese fuoco. Delle scintille partivano dalla spada per cadere poi sul terreno, bruciacchiando l’erbetta fresca di quel mattino.
Dalla mia bocca uscì un’altra parola:
Konoia!Una lingua di fuoco si propagò velocemente verso la sfera rossa che veniva verso di me, e che era quasi a contatto con la mia spada. In un istante che sembrava un’eternità, la sfera si polverizzò, e la lingua di fuoco continuò il suo corso.
*
Grazie*
Pensai, riferendomi sia a Den che a Jokichutomo, il mio spirito meraviglioso!
Edited by AliceTheBest - 29/9/2010, 19:15