Smile... smile... smiiiile :) °°°°°°°°°°°°°° - Group:
- Member
- Posts:
- 2,207
- Status:
- I'm a Spy
| |
| Aveva lavorato ininterrottamente, si era data incredibilmente da fare per poter portare a termine quel progetto. Erano anni che le frullava per la mente: nei giorni passati all'accademia, lei aveva iniziato a progettare quel sofisticato cervello, fatto prove e stilato infiniti rapporti su danni, posizioni e strutture. Alla fine era stata terribilmente fortunata ad entrare nella Squadra di Sviluppo Tecnologico, una specie di balzo di qualità, utile per poter portare la sua forza ed intelletto ad un livello molto più alto.
Si sitiracchiò, portanto le braccia verso l'alto in un gesto infantile, gli occhi serrati in due fessure di differente colore. Una volta che riportò la sua attenzione sul tavolo capì che presto il suo nuovo cervello non sarebbe più stato un vano sogno chimerico: davanti a lei lo shitodome kanagu, la memoria cibernetica e il microcip scintillavano di riverberi freddi sotto la pallida luce della lampa.
Non a lungo potè rimirar il suo operato e crogiolarsi nel tiepido orgoglio di chi si fa da se, in quanto un orecchio puntuto ed animalesco scatto in direzione della porta alle sue spalle: un rumore di geta, spinti con una leggera irritazione sul pavimento ligneo, la distrassero dal suo lavoro compiuto. Rimase in ascolto sin quando un sonoro bussare, seguito dall'entrata in scena di colui che aspettava, non interruppe il filo dei suoi stanchi pensieri.
La frase alterata e poco cordiale che le rivolse il capitano non la toccò nemmeno: era pur sempre uno Shinigami di alto livello, e dover avere a che fare per due giorni di fila con la stessa novellina non doveva esser certo un piacere. Cosa che a lei, subdolamente, dava una scarica di soddisfazione lungo la schiena.
Si volse di un tre quarti, rimanendo seduta alla sua postazione, rivolgendo un cordiale mezzo inchino ed un sorriso schifosamente innocente.
"Konnichiwa, taisho." iniziò ella, sapendo già dove voleva andare a parare "Ho richiesto il suo intervento per una questione della massima urgenza. Le parlo da studioso a studioso... e troverà questa mia proposta terribilmente allettante. Se me ne darà la possibilità desidero che lei esegua alcuni delicati interventi sulla mia persona, uno alla base del cranio ed uno nell'occhio sinistro."
Con mosse accurate, tipiche di chi tiene molto a qualcosa, raccolse e vagliò determinati fogli e plichi che porse con umiltà al capitano sulla soglia della sua camera. Nel blocco di carte si poteva leggere di studi condotti dalla Shinigami su se stessa: vi era un sezionamento dell'occhio e della calotta cranica, con appunti riguardanti le procedure per l'inserimento dei vari congegni, attia a non danneggiare i preziosi organi. Calcoli matematici, probabilità e miriadi di appunti erano stilati sui fogli.
Mirage si sollevò e porse un cuscino al comandante, atto a farlo stare comodo nella lettura di quel discreto blocco di informazioni. Non si fidava molto del capitano, come estraneo, ma al momento era l'unica persona più vicina a lei per permettersi di aprirla in due come un frutto maturo. Se avesse potuto avrebbe fatto ella stessa le adeguate modifiche sul suo corpo, ma le era impossibile operare il cervello senza guardare.
|