Noia, Add. per Furozashi Eisuke

CAPITANO DELLA 2' DIVISIONE: SOIFON



Era una giornata davvero noiosa. In giro non c'era niente da fare, nessuno con cui combattere e tutti erano al fresco nei loro appartamenti. Non c'era anima viva in giro. Con questo caldo poi, sfidavo chiunque ad uscire. Ma io, come al solito, non avevo paura di 40 gradi o poco più. Il sole non mi dava fastidio e riuscivo a camminare anche in piccoli spazi di ombra sopra qualche staccionata o appena sotto a qualche tetto.

Mi stavo dirigendo comunque verso il mio alloggio quando arrivò un ragazzo correndo verso di me. Si fermò con il fiatone e riuscì solo ad allungarmi la lettera che portava in mano.

Vai pure.

Gli dissi, prima che svenisse sotto quel sole cocente. *Certo che questi nuovi shinigami sono proprio degli sfaticati* pensai mentre esaminavo la lettera prima di aprirla. Poi la aprii e lessi:

Capitano Soifon della 2 divisione, è pregata di addestrare una nuova recluta. Il luogo stabilito è il Dojo. Grazie per la sua collaborazione.

Feci un sospiro dopo aver letto quella lettera.

Che palle, toccano tutte a me le seccature! Ma, in fondo, sono l'unica che abbia voglia di fare queste cose. Beh, almeno mi tengo un po' allenata!

Dissi ad alta voce parlando da sola. Poi saltai sul tetto di un alloggio li vicino e con uno shunpo arriva davanti all'entrata del dojo. Entrai. Il ragazzo mi stava già aspettando al centro della stanza.

Era una giornata abbastanza calda, soleggiata e con poche zone di ombra, se non l'ombra degli alberi e dei palazzi. Non tirava un filo di vento e gli shinigami fuori il dojo si stavano allenando duramente, la giovane recluta si era allenata duramente per quell'incontro, l'incontro che decretava la sua entrata tra gli shinigami o la sua espulsione da quel corpo. Eisuke, quel ragazzino forte e misterioso che tutti odiavano per il suo carattere chiuso era al centro di quel Dojo in attesa del capitano della 2° brigata Soi Fon. L'incontro infatti non si fece attendere, Eisuke era al centro della stanza e aveva due katane di legno dategli da alcuni shinigami per l'incontro attaccate alla cintola, ovviamnete per quell'incontro Eisuke aveva avuto un kimono da shinigami, un incontro così importante meritava l'eccellenza, così quando Soi Fon arrivò Eisuke chinò il capo
E' un piacere conoscerla Capitano della 2°brigata Soi Fon...
Disse Eisuke stringendo le mani a pugno e alzando nuovamente il busto divaricando leggermente le gambe e poggiando le mani sulle else della zanpakuto in attesa di un cenno di preparazione.

Quel buffo ragazzo aveva ben due katane di legno appese alla divisa da shinigami. Era così sicuro di farcela che già indossava una divisa? La cosa era abbastanza irritante. Feci un sorriso, più una smorfia direi. La cosa non mi importava; poteva fare e indossare quello che voleva, ma dentro la Soul Society doveva tenere la cresta bassa se non voleva essere ammazzato da qualcuno prima ancora di avere un seggio o di apprendere uno shikai.

Quando mi avvicnai a lui, si presentò. Anzi, non è esatto. Non fece nemmeno la fatica di dirmi il suo nome, anche se già lo sapevo per aver letto la sua scheda allegata alla lettera che mi era arrivata pochi minuti prima.
Lo guardai, lo esaminai un po'. Non sembrava nemmeno un duro, era solo un ragazzino. Avrà avuto si e no 20 ma ne dimostrava di meno. Forse quel visino lo tradiva come aspetto.

E il tuo nome...sarebbe?

Dissi al ragazzo con aria di sfida mentre lui si metteva in posizione di combattimento. Era cortesia dire il proprio nome prima di uno scontro, una cosa che si faceva spesso qui nella Soul Scoiety. Non sembrava capire o sapere le usanze degli shinigami anche se era comunque normale per una recluta non sapere certe sottigliezze.
Attesi una risposta mentre mi allontanavo un po' da quel ragazzo.

La noia mi pervase. Mi era passata la voglia di combattere. Forse dopo aver capito che non avrei combattuto, ma testato una nuova recluta. Non era di certo la cosa più divertente del mondo e ora capivo perchè molti capitani non l'avevano mai fatto. Beh, comunque ero lì, e dovevo finire questo addestramento. Speravo che finisse presto e che il ragazzo fosse abbastanza veloce con gli attacchi e le difese, anche se non era questo il modo giusto di combattere. Bisognava comunque prendere un po' di tempo per pensare prima di agire. Infondo stava per essere attaccato da un Capitano.

Eisuke quando vide il capitano impassibile sorrise appena

Io sono Eisuke Furozashi... Sono una recluta...

disse Eisuke verso di lei con un piccolo sorriso guardandola negli occhi e sfoderando lentamente entrambe le spade

Io sono pronto...

Eisuke infatti posizionò una spada in posizione verticale davanti a se dal ginocchio sinistro fino alla spalla sinistra mentre l'altra spada la caricò all'indietro tenendola dall'elsa con la mano destra e facendo toccare appena la punta vicino ai suoi reni così da far caricare al massimo il colpo

Aspetto il vostro via...

Concluse Eisuke.

Eisuke quando vide il capitano impassibile sorrise appena

Io sono Eisuke Furozashi.Sono una recluta

disse Eisuke verso di lei con un piccolo sorriso guardandola negli occhi e sfoderando lentamente entrambe le spade

Io sono pronto

Eisuke infatti posizionò una spada in posizione verticale davanti a se dal ginocchio sinistro fino alla spalla sinistra mentre l'altra spada la caricò all'indietro tenendola dall'elsa con la mano destra e facendo toccare appena la punta vicino ai suoi reni così da far caricare al massimo il colpo

Aspetto il vostro via Capitano

Da tempo aspettava di misurarsi con qualcuno di più forte, qualcuno che lo facesse divertire, qualcuno con cui poter combattere realmente. Eisuke sapeva bene che doveva mantenere il controllo della bestia anche in quel momento, infatti dentro di se c'era qualcosa che lo tratteneva, non era libero di combattere, anzi si sentiva sotto pressione, forse dal reiastu di Soi Fon oppure da quel qualcosa che negli anni stava trattenendo. Quel caldo poi non lo aiutava per niente e lo rendeva ancora più inquieto.
Eisuke era conosciuto anche per la sua facile concentrazione, riusciva a concentrarsi anche con una tempesta intorno ma quello non era il caso, il reiastu del suo avversario era alto. Però Eisuke sentiva chiaramente ogni rumore, ogni cosa che lo circondava, anche la mosca che volava sul soffitto del Dojo e qualche pezzettino di legna del soffitto del Dojo che si rompeva a causa del caldo, il rumore della spada che dopo un fendente sembra aver tagliato l'aria, il cinguettare degli uccellini. Tutto, tutto quello che lo circondava, infatti quando si mosse sentì sotto al piede lo scricchiolare del pavimento in legno di quel Dojo. Con quel capitano e quella poca concentrazione acquisita era già tanto che riusciva a sentire tutte quelle cose, ma soprattutto era già tanto che non era svenuto.

Se si scaglia frontalmente la posso colpire con la katana che ho tirato indietro, se mi attacca alle spalle posso usare la katana come difesa. Se mi attacca lateralmente subisco l'attacco ma credo che diventi limitato se provo un'attacco per atutire il colpo con la katana sinistra.

Edited by Morganius - 5/7/2011, 09:45

Il ragazzo sembrava abbastanza concentrato; chissà chi gli aveva dato addirittura due katane. Era così sfacciato. Era la prima recluta che si presentava con due spade, anche perchè tutti venivano valutati anche sul proprio kido, che si lanciava con le mani, quindi avrebbe dovuto fare senza una spada. Era inutile lasciargliene due.

Mi avvicinai fino a circa un metro di distanza, con molta calma e con lo sguardo assorto nei miei pensieri. Mi fermai. usai lo shunpo per arrivare fino dietro al ragazzo e prendergli la spada che teneva inpugnata nella mano destra, per poi ritornare davanti a lui mentre con la mano facevo girare la katana appena presa.

Non ti servono due spade.

Dissi con aria seria e allo stesso tempo divertita.
Impugnai la spada con tutte e due le mani; dopodichè la feci sbattere violentemente contro la mia gamba, rompendola a metà, e la gettai in fondo al dojo. *Almeno adesso avrà una mano libera per fare qualche kido...La forza bruta non serve a un cavolo quando si combatte contro qualcuno di più forte; che sia di poco o che sia un Capitano...* Pensai mentre guardavo il ragazzo.

A te la prima mossa.

Dissi. Era dalla prima mossa che si capiva davvero l'astuzia di qualcuno. Se lasciavi attaccare l'avversario per primo riuscivi a capirlo meglio, quasi a prevedere le sue prossime mosse in base a quello che faceva la mossa prima. Non che a me servisse...Ero un Capitano in fondo.

Ah, non fare cose stupide ragazzino.

Dissi. Stava combattendo contro un Capitano, non doveva cercare di colpirmi o ammazzarmi, figuriamoci se ci sarebbe riuscito, doveva solo dimostrare di avere voglia di combattere, di migliorare se stesso, di crescere fisicamente e spiritualmente...Doveva dimostrare le proprie capacità! Non solo con la spada, ma anche con la mente, con la tecnica, con il kido...Tutto era importante per uno shinigami.

Eisuke era concentrato, aveva in mente già il suo attacco, aveva i muscoli tirati ma quando il Capitano sparì dalla sua vista e ricomparve alle sue spalle Eisuke spalancò gli occhi sentendo che nella mano destra non aveva più la katana

Ma che?!?

Non disse nulla Eisuke, non si sarebbe aspettato una mossa del genere dal capitano Soi Fon, forse proprio lei voleva testare l'utilizzo dei kido di Eisuke e la sua tecnica di combattimento.
Così Eisuke iniziò ad escogitare un'altro piano

Le pareti del Dojo sono abbastanza resistenti...Forse riesco a darmi una spinta con lo Sho se rimango ad una distanza che mi permetta di aumentare la velocità...Oppure...

Sul volto di Eisuke comparve un piccolo sorriso

Va bene arrivo.

Concluse Eisuke spostando la katana dalla mano sinistra alla mano destra e tenendola impugnata con una mano, così iniziò a correre verso Soi Fon, una volta azzerate le distanze Eisuke effettuò un fendente proprio al fianco di Soi Fon da destra verso sinistra e quando la spada cercò di colpirla Eisuke aveva già l'indice della mano sinistra puntato a terra per evadere da qualsiasi contrattacco del Capitano Soi Fon con uno Sho che subito dopo il colpo effettuò

Hado no ichi - Sho

disse a bassa voce concentrandosi quel poco che serviva per dargli una buona spinta e concentrare il reiastu. La spinta data sul pavimento del Dojo avrebbe dato una spinta anche a Eisuke per indietreggiare o "Evadere" da un eventuale contrattacco. Se ci fosse riuscito Eisuke avrebbe indietreggiato e avrebbe impugnato la katana a due mani.

Ero un po' scocciata di dover addestrare qualcuno in una giornata così calda, con un bel sole come quello. Sarei potuta andare a fare una nuotatina o a farmi comunque i cavoli miei. Eppure era una di quelle cose che dovevano fare i Capitani e gli shinigami di seggio maggiore. Qualcuno che era capace di valutare qualcun'altro. *Pff, che noia* pensai.

Il ragazzino era ancora fermo lì, incredulo del fatto che gli avevo portato via una delle due spade che stava impugnando. Beh, di certo non doveva aspettarsi di combattere con due katane: in Soul Society erano rari gli shinigami con due zampakuto, quindi non aveva senso valutare una persona che impugnava due katane.

Finalmente dopo secondi che sembravano minuti, il giovane si decise a partire e a correre verso di me. *Un attacco frontale, è da sciocchi* pensai chiudendo gli occhi, guardando per terra e scuotendo la testa. Almeno avrebbe potuto lanciare un kido prima, invece di attaccare ed esporsi così.

Stava per tirare un fendente sul mio fianco sinistro; non sembrava molto concentrato su quel colpo, non sembrava volermi colpire davvero. piuttosto era preoccupato a scansarsi da qualche mio attacco dopo e infatti stava recitando un hado. *Non ha nemmeno recitato la formula di potenziamento* pensai mentre con uno shunpo schivai facilmente il colpo del ragazzo per arrivare direttamente dietro di lui, mentre era ancora in volo e stava per atterrare a terra.

Così, senza scomodare la mia zampakuto che era ancora foderata, appoggiai l'indice della mano destra sulla schiena del ragazzo:

Hado no ichi - Sho.

Dissi ad alta voce per far capire che un kido del genere era più utile in occasioni come quelle. Così il ragazzo venne spinto in avanti dal mio colpo.

Tutto sembrava andare secondo i suoi piani, quell'attacco frontale e quello spostamento avevano avuto effetto e come volevasi dimostrare Soi Fon schivò quel colpo senza troppe difficoltà e con uno shumpo ricomparve alle spalle del giovane

Maledizione... Dovevo aspettarmelo...

pensò il giovane sentendo la formula del kido dello Sho del capitano Soi Fon e sentendo quel dito capì che stava per fare un bel volo in avanti, infatti così fu.
Dopo qualche metro di volo Eisuke riuscì a fermarsi e si toccò appena la spalla colpira e senza esitazione portò le mani davanti a se, con il pollice della mano destra che reggeva la katana in legno

Bakudo no yon - Hainawa!

gridò il giovane mentre raccolta un pò di concentrazione fece scaturire una corda di reiastu che si diresse verso il Capitano Soi Fon e se il kido sarebbe andato a buon fine Eisuke si sarebbe scagliato contro Soi Fon tentando un fendente da destra verso sinistra con la mano destra e portando la mano sinistra sull'elsa della katana così da caricare ancora di più il colpo e scagliarlo con tutta la potenza che aveva anche se sapeva che il capitano si sarebbe subito liberato da quel colpo

Non funzionerà al 100% ma posso tentare questo colpo... Se non funziona... Sarà una cosa abbastanza dolorosa...

Il ragazzo era stato scagliato più avanti di qualche metro. il colpo doveva averlo indebolito almeno un po', ma non serviva a quello. Il mio scopo era quello di fargli capire che non bisognava agire solo di istinto, ma cercare di creare una specie di piano. Molti shinigami vanno solo di forza, e alcuni fanno bene perchè hanno molta forza fisica, ma quando si combatte contro uno shinigami più potente non si più andare di forza corporale, ma bisogna farsi furbi e combattere con la mente.

Dopo il volo di qualche metro il ragazzo si fermò e subito si posizionò per un altro attacco. Anche questo era stato un gesto molto istintivo, ma in questo caso ci stava. In fatti io mi sarei potuta benissimo spostare davanti a lui mentre era "in volo" e quindi è stato intelligente a girarsi velocemente verso di me per non perdermi d'occhio. *Così mi piaci* pensai. Ero contenta che il giovane avesse capito quello che volevo insegnargli oggi.

Mi lanciò contro un Bakudo. Un kido molto debole che serviva solo a rallentare una persona. Certo, contro uno shinigami della mia potenza non aveva per niente effetto; ma io rimasi ferma per vedere che cosa voleva fare.
Corse verso di me e si stava preparando per un fendente sul mio fianco sinistro. Appena la sua katana fu a circa una decina di centimetri di distanza da me il kido lanciato dal giovane si sciolse come un tessuto di seta con un nodo troppo largo e io fermai la spada con la punta delle dita e rimasi ferma. Poi guardai il giovane.

Hai capito che devi stare sempre in guardia e non agire d'impulso. Questa ultima azione era una cosa ovvia, ma anche intelligente. Inoltre nel tuo colpo hai messo una buona volontà di combattere.

Dissi. Poi sospirai e lasciai la spada di legno cominciando a camminare verso l'uscita del dojo.

Ti affido alla 9^Divisione. Non hai un Capitano ma è una Compagnia che se la sa cavare. Non deludermi!

Dissi salutandolo di spalle. poi me ne andai con uno shunpo.

Quell'attacco, Eisuke riponeva tutto in quell'attacco che era stato lanciato con una potenza tale da "intrattenere" l'avversario anche per qualche secondo, l'obbiettivo in effetti era quello di colpirla nel frattempo che lei cercava di liberarsi ma come fu prevedibile il Cpitano Soi Fon sciolse quel kido con una facilità immensa, infatti c'era da aspettarselo da uno shinigami di quel livello. Eisuke non era mortificato, anzi sapeva bene a cosa andava incontro e quando la lama della spada arrivò a circa dieci centimetri dal corpo del Capitano questa fermò la katana solo con la punta delle dita

C'era da aspettarselo da un Capitano.

pensò e sorrise appena quando sentì le parole del Capitano

Mi onorate con le vostre parole Capitano Soi Fon.

Disse Eisuke sentendo la presa sulla katana svanire e lasciarlo libero, quelle dita l'avevano quasi paralizzato eppure aveva ancora voglia di combattere.
Il giovane sentì le parole del Capitano, era stato affidato alla 9° Compagnia, non avevano un Capitano ma insieme sapevano fare la differenza

Grazie mille Capitano Soi Fon.

Concluse Eisuke dopo aver rimesso la katana nella cintola e aver chinato il busto in segno di rispetto. Appena alzò il capo non vide più il Capitano Soi Fon, se ne era andata così come era arrivata, così sorrise appena

Ripone grandi aspettative in me. Non devo deludere il Capitano così come quelli della mia attuale Compagnia.

Così Eisuke lasciò la katana allo shinigami che glie l'aveva data e con un leggero sorriso iniziò ad incamminarsi verso la sua brigata, un luogo che da quanto aveva sentito era pacifico e tranquillo.