Parlato
Parlato altrui
*Pensato*
Narrato
Quel giorno faceva caldo, e il sole splendeva nel cielo sereno ed azzurro. L'aria a Karakura iniziava a divenire irrespirabile.
Avevo bisogno di evadere, di andarmene.
Ero teso: temevo l'arrivo di un hollow da un momento all'altro.
Decisi di fare una passeggiata, di allontanarmi da quel traffico, da tutti quegli edifici: il richiamo della campagna era troppo forte per me.
Mentre mi mettevo in tasca le gikongan e il cellulare, si formò nella mia mente il volto infuriato di Isoshi, che mi chiedeva dove fossi mentre lui combatteva da solo.
*Uhm, sarà meglio inventarsi una scusa...* pensai, dopodichè iniziai a camminare senza una meta precisa.
Dopo qualche minuto iniziai a sudare. Il sole era alto nel cielo, e sembrava non esserci una singola panchina all'ombra su cui sedersi a riposare.
Decisi così di continuare il mio viaggio solitario, seppur non sapessi come tornare indietro...
Dopo quella che mi parve un'eternità, giunsi ad una stazione dei treni. Da lì passavano treni che andavano verso la periferia, il luogo ideale per rilassarsi. Purtroppo, la stazione era piena di gente, quindi decisi di continuare a camminare. Scoprii che i treni tornavano in centro, quindi non rischiavo di perdermi... forse.
Ripresi così il mio viaggio e mia nuova ragione di vita alla ricerca dell'ombra.
*Dunque... io ora sto andando... no, ora sono uscito per una passeggiata, ma mi è stato rubato il cellulare mentre lo utilizzavo e ho inseguito il colpevole, così mi sono perso e ci ho messo ore a tornare.* pensai.
*Speriamo che regga...* aggiunsi poi nella mia mente.
Non avendo un orologio, non sapevo quanto tempo fosse passato da quando avevo iniziato il mio viaggio solitario. Giunsi, tuttavia, ad un'altra stazione. Notai che lì si fermavano i treni partiti dalla stazione in cui ero stato prima, quindi decisi di prendere il treno.
Speravo di sedermi e viaggiare comodamente, ma purtroppo tutti i posti erano già occupati, quindi fui costretto a stare in piedi.
Rimasi in piedi anche dopo la stazione successiva. Il paesaggio era tutto un susseguirsi di edifici, una stazione era uguale all'altra, salivano sempre numerose persone e sentivo le gambe cedere.
Arrivai poi ad una stazione praticamente deserta, dove decisi di scendere.
Il panorama era completamente diverso, si intravedeva la campagna all'orizzonte, l'aria era più pulita e respirabile, gli edifici più bassi.
Iniziai a dirigermi verso la campagna, e, dopo qualche minuto, vidi un albero in lontananza.
*Finalmente l'ombra!!!* pensai felice.
Corsi verso quell'albero, sentivo le gambe leggere, mentre pregustavo una dormita sotto un albero. Quanto tempo era che non dormivo all'ombra di un albero? Sembravano passati secoli.
Non appena giunsi abbastanza vicino, notai una cosa che mi sconvolse: qualcuno stava già dormendo all'ombra dell'albero.
Istintivamente la mano corse oltre la schiena, a cercare l'elsa della zanpakuto, ma non la trovò. Decisi così di avvicinarmi, per vedere chi fosse stato a sottrarmi il riparo della folta chioma verde.
Non appena fui vicino abbastanza, sentii che il suo reiatsu era grande quanto il mio, se non di più. Si trattava dunque di uno shinigami.
*Ma perchè oggi capitano tutte a me???* pensai demoralizzato.
*Adesso mi tocca pure cercare un altro posto...* pensai, dopodichè mi guardai intorno alla ricerca di altri alberi.
Ne vidi uno vicino ad un canale artificiale poco distante, e iniziai a dirigermi verso esso, seppur non avessi voglia di camminare.
Tutta colpa tua! Dissi, più a me stesso che allo shinigami, tuttavia con tono di voce più alto di quanto avrei voluto...