Ritrovarsi, Combattimento Kuro Kami vs Ai Aizawa

Era passato qualche giorno dal mio scontro con Angel e le mie ferite si stavano ancora chiudendo, era una giornata decisamente calda, forse anche troppo, ma almeno il sole mi metteva di buon umore.
Mi incamminai verso il fiume a passo svelto, quasi saltellando, mi sembrava un buon posto per provare a comunicare con lo spirito della mia zampakuto, e poi mi piaceva sentire lo scroscio dell'acqua che scorreva veloce.
Mentre mi avvicinavo, avvertii una reiatsu anche troppo familiare così accellerai l'andatura e dopo pochi minuti di corsa mi apparve, in piedi sulla riva del fiume, mia sorella Kuro che urlava qualcosa contro il fiume stesso.

La solita Kuro

Dopo essere stata del tutto sicura che quella fosse proprio Kuro, cominciai a chiamarla urlando.
O.....ONEEEE-CHAAAAAAAAAAAAAN

Continuai a correre fino a quando non arrivai a circa un metro da lei per poi fare un salto per cercare di finirle in braccio.


Improvvisamente avvertii una voce nella mia testa, non era la prima volta che mi capitava, ma stavolta era più distinta, riuscivo a sentire il suo tono calmo e deciso, era la voce di una ragazza, probabilmente quella che avevo visto qualche giorno prima.

Combatti.

Presa alla sprovvista da quella voce, cercai di fermare il salto che stavo per fare e come risultato ottenni una sonora caduta di faccia.

E ti pareva se non inciampavo anche oggi


Dopodichè alzai la testa da terra e mi rivolsi a Kuro.

ehm, dicevo, ciao Kuro-Chan!

Rimasi sdraiata lì per terra in attesa di una risposta di Kuro.

Kuro mi aiutò ad alzarmi, dopodichè mi ripulii lo shikausho dalla polvere.

Grazie...ultimamente sono ancora più distratta del solito sai? Senza contare che ultimamente ho l'istinto omicida a mille, non so fino a che punto sia normale ^^"" Comunque ero venuta qui per per provare a dialogare con la mia zampakuto te di solito ci riesci?

Le chiesi curiosa, stupendomi del fatto di non essermi mai interessata prima ad argomenti simili.

Sai qualche giorno fa ho combattuto con una ragazza della mia brigata, si chiama Angel, e le ho prese di santa ragione, però credo di avere visto lo spirito della mia zampakuto, o almeno spero, quindi volevo vedere se è come credo che sia, o se sono semplicemente pazza

No tranquilla, figurati ero un cerbiatto che saltava felice tra i prati....a volte mi stupisco di quanto tu possa essere ingenua Ai-chan....

Sobbalzai. Sembrava che quel giorno la mia zampakuto fosse più eloquente del solito e ne fui felice nonostante non fossi abituata a chiacchierare con la mia spada.

Osservai Kuro sorridendole, avevo voglia di allenarmi, sentivo di essere migliorata dal mio ultimo scontro e volevo mettermi alla prova, così le chiesi :

Kuro ti va di allenarti un po'?

Finalmente una proposta intelligente...

Fissai le piccole nuvole bianche che si muovevano nel cielo mentre stavo in piedi, attendendo una risposta di mia sorella.

Kuro accettò subito di combattere e ne fui felice,poi si allontanò una decina di metri da me.

Sfoderai la zampakuto e mi smisi in guardia, e osservai la mia zampakuto rispledere sotto i raggi del sole.

vediamo se oggi è la volta buona...

Sentivo che qualcosa dentro di me stava cambiando e dovevo dare tutta me stessa se volevo sperare di riuscire a sentire il nome della mia zampakuto.

Prima di attaccare recitai sottovoce un kotodama per poi evocare rapidamente un kido, era la prima volta che provavo una tecnica simile e non ero del tutto sicura della sua efficacia, ma sentivo che valeva la pena di tentare.

Bakudo no nijuuroku - Kyakko


Lanciai il kido sempre sottovoce e poi partii all'attacco impugnado la zampakuto con la sinistra tenendola all'altezza della spalla destra come se volessi caricare un fendente, caricando un kido con la destra, mentre recitavo nuovamente un kotodama.


Questa volta non abbassai la voce: volevo infatti che Kuro pensasse che quella di caricare un kido fosse una finta, dato che stavo provando a nascondere la reiatsu dell'hadou con il kido precedente.

Quando arrivai a circa un metro da lei, sferrai un fendente all'altezza del suo petto da destra verso sinistra, dopodichè lasciai andare il kido, che speravo di avere nascosto bene.

Hado no sanjuuni - Okasen


Speravo vivamente che quell'attacco funzionasse, sapevo di non potere reggere un uso continuato di così tanti kido in maniera continuata, ma ero decisa a dare il meglio di me e non mi sarei tirata indietro di fronte a niente.

L'hadou a contatto con la barriera creata da mia sorella causò un'esplosione che mi sbalzò velocemente all'indietro, mi ero ustionata leggermente la mano a causa dell'impatto ma sapevo che non era nulla di grave. Osservai Kuro: il mio attacco, o almeno parte di esso, era andato a segno e mi sentivo soddisfatta, tuttavia lanciare tanti kido in così poco tempo era molto stancante per me che non ci ero abituata e il sudore che scendeva dalla mia fronte ne era la prova.

Mi rimisi in guardia in attesa della mossa di Kuro, che non si fece attendere, infatti scattò velocemente verso di me impugnando la zampakuto con entrambe le mani caricando un colpo dal basso verso l'alto.

Non mi aspettavo certo una finta da mia sorella, non era affatto il tipo e fu proprio per questo che mi colse di sorpresa: dai suoi movimenti sembrava infatti che volesse colpire dal basso verso l'alto, quindi decisi di contrastare il suo attacco menando un fendente nella direzione opposta ma mi ritrovai davanti il braccio di mia sorella, mentre lei faceva calare la zampakuto sul mio braccio sinistro. Non potevo permetterglielo, e decisi di provare a scansarmi come meglio potevo.

Usa lo shumpo no?
Shumpo? E chi sa farlo lo shumpo???
Prova.

La mano di mia sorella calò inesorabile sulla mia spalla.

Chiusi gli occhi.
O la va o la spacca.

Feci per correre e in un istante mi ritrovai lontano da mia sorella, con la faccia a terra dato che non ero in grado di controllare lo shumpo e il sangue che correva lungo la shiena a causa del colpo di Kuro, che aveva riaperto la mia ferita da poco rimarginata.
Il dolore era abbastanza acuto, ma comunque sopportabile.
Mi rialzai e mi voltai verso mia sorella con una faccia che più che stupita sembrava traumatizzata.
Sapevo quello che avevo appena fatto, ma non riuscivo a crederci.
Mi rimisi comunque in guardia, il combattimento non era finito e avevo ancora abbastanza forza per farmi valere, nonostante lo shumpo mi avesse tolto altre energie.

Kuro riattaccami e per favore, fa sul serio.

Le chiesi decisa, sapevo bene infatti che mia sorella non aveva usato neanche metà della sua reale forza.
La fissai dritta negli occhi.
Usa lo shikai.

Di fronte alla mia richiesta Kuro esitò un attimo, ma subito dopo sfoderò la sua falce rosso sangue. Dopodichè mormorò poche parole e un un fendente rosso si avvicinò roteando verso di me.

Decisi di provare a schivarlo saltando, ma per non rischiare di essere colpita evocai un altro kido di difesa.

Bakudo no sanjuukyuu - Enkosen


Come previsto non feci in tempo a saltare e il colpo si schiantò dritto sullo scudo di reiatsu da me creato provocando un'onda d'urto che mi sbalzò indietro di qualche metro.

Mi girava la testa, la ferita alla schiena pulsava e l'ustione alla mano era peggiorata e causa dell'ultimo impatto. Non sarei riuscita a reggere per molto quel ritmo di attacco, dovevo sbrigarmi se non volevo perdere i sensi come nel mio ultimo scontro.

Ripartii all'attacco contro mia sorella tenendo la zampakuto con entrambe le mani e non appena fui a un metro circa da lei, mi spostai un po' verso sinistra scagliando un fendente circolare diretto al suo fianco destro; non sapevo come comportarmi, era la prima volta che combattevo contro qualcuno armato di falce e non riuscivo a immaginare qualche tipo di attacco con un'arma simile, senza contare che non prestavo più attenzione alle mosse di Kuro, ero concentrata solo a colpire.

Mentre colpivo vidi una luce rossa provenire dalla direzione opposta da cui attaccavo, non capivp l'utilità della mossa di mia sorella che si rivelò solo una perdita di tempo.

Mah si sarà sbagliata...da lei potevo aspettarmi una cosa del genere

Non a caso siete sorelle...

Rispose subito la mia zampakuto in tono ironico.
Peccato che durante quel breve colloquio mentale non avevo pensato a controllare il mio attaccoe mi accorsi troppo tardi di avere affondato la lama più del dovuto.
Venni assalita dal senso di colpa.
Scus...

Troppo tardi. Kuro si trovava dietro di me e la sua falce era già calata sulla mia schiena. Persi i sensi e in un attimo mi ritrovai nel mio mondo interiore.

Aprii gli occhi e mi ritrovai in un salone enorme con ampie finestre in stile medievale che facevano entrare i raggi del sole. Alzai lo sguardo e vidi dipinte sul soffitto varie scene di vita quotidiana,tra cui due ragazze che passeggiavano insieme in un'immensa distesa verde, un cavaliere che baciava la mano di una principessa e, nella volta centrale una guerriera che con sguardo gelido e un'eleganza quasi spaventosa che sterminava le forze nemiche. Ritornai a guardare innanzi a me e vidi una ragazza seduta su un trono di pietra con le mani appoggiate sulla spada piantata a terra. Mi stava fissando e questa volta riuscii a distinguere bene ogni suo singolo tratto somatico: i lunghi capelli biondi raccolti in una coda le incorniciavano il volto latteo sul quale spiccavano due occhi del colore dell'oceano che sembravano lanciare lampi di fuoco, la sua corporatura era femminile ma non troppo esile e indossava un abito blu con un'armatura argentea a proteggerle il petto e i fianchi.

Sei...tu?

No figurati, sono una libellula....Ai chan ti sembra il momento di fare domande stupide? Lo sai che sono il tuo spirito, e vedi di ascoltarmi stavolta.

La sua voce era decisa quanto il suo sguardo e non poteva far altro che apparire autorevole a chiunque l'ascoltasse.

ma...veramente ci ho provato...

Dissi non molto convinta.

E allora come mi chiamo? Non so quante volte te l'ho ripetuto fin'ora...

Ah davvero???

Sì davvero comunque non peggioriamo la situazione, prima che mi venga voglia di affettarti, ti ripeterò il mio nome un'altra volta, quindi vedi di ascoltarmi come si deve ok???

eee...ok sono tutta orecchie capitano!

fai poco la furba...il mio nome è higashihime, e ora vai a continua a combattere, se invece hai intenzione di tirarti indietro scordati pure questa conversazione.

Disse con uno sguardo che avrebbe fatto tremare chiunque.

Non ne ho mai avuto la minima intenzione, grazie di tutto higashihime.

Higashihime, quel nome continuava a risuonarmi in testa insieme ad una farse, o meglio un ordine, semplice e deciso, come il mio spirito.

Riaprii gli occhi e riotrnai alla realtà, le ferite bruciavano ancora ma non ci badai, mi rialzai, afferrai la zampakuto con entrambe le mani portandola rapidamente dietro la spalla destra dopodichè pronunciai, anzi, urlai quelle parole che mi stavano rimbombando in testa.

Lacera, Higashihime!


Una luce azzurra fuoriuscì dalla mia spada che aumentò notevolmente le sue dimensioni, era all'incirca alta come me ed era larga 30 centimetri, tuttavia mi sembrava leggerissima e non ne sentivo il peso, la lama era totalmente nera, il manico avvolto da un nastro blu scuro. Chiusi gli occhi e ringarziai la mia zampakuto sottovoce.

Combattiamo. Insieme.

Sollevai lo sguardo verso Kuro attendendo una sua reazione, in quel momento mi sentivo pronta ad affrontare chiunque nonostante la stanchezza e il sudore perlato che mi bagnava la fronte.