scheda <<parlato>> << Pensato>> oki, afferrato e grazie mille ^^
Faceva fresco. Strano. Dopo tanti giorni di caldo, serate in cui ci si scioglieva letteralmente, era arrivata una ventata nuova, più mite. Ed era un sollievo, perché l’uniforme da shinigami che gli avevano dato era nera, e teneva caldo da morire. Ah già, ma lui era già morto…
Yoshioka passeggiò per il Seireitei. Stando a quanto diceva il promemoria, doveva recarsi al dojo della Terza Brigata. Non sapeva di che si trattasse, ma forse quel giorno l’avrebbero assegnato ad una brigata, e sarebbe ufficialmente iniziata la sua carriera tra le file degli shinigami, all’inizio alle prese con compiti semplici e perfino umilianti, tipo portare il the ai vari graduati o magari fargli da appoggiapiedi (strane abitudini hanno da queste parti), ma poi sarebbero iniziate le missioni, la caccia agli Hollow e via discorrendo. Non si poteva dire entusiasta, Yoshioka aveva smesso di esserlo già da quando era passato a miglior vita, o forse pure prima. Però non poteva certo dirsi tranquillo. D’altronde, si era impegnato e allenato per più o meno sei anni prima di giungere a quel punto. Non poteva certo mandare tutto a rotoli.
Svolta a sinistra, poi a destra, poi sempre dritto fino alla seconda a sinistra, poi la terza a destra e si ritrovò in uno spiazzo aperto, un campo di allenamento. Un dojo dall’aria un po’ malinconica si stagliava sul fondo. Avvicinatosi, lesse il cartello: “Dojo della terza divisione” e sotto un altro, che recitava: “Si prega di allenarsi in silenzio”. Come si faceva ad allenarsi in silenzio???
Entrò. Era grande come sembrava da fuori, ma anche parecchio polveroso. Non passavano molto l’aspirapolvere, da quelle parti. Sul fondo, dall’altra parte contro la parete, era seduto un uomo, piuttosto giovane (ma si sa, l’età lì non conta molto), con lunghi capelli biondi e un ciuffo che copriva l’occhio sinistro.
<< A quanto pare la cultura emo è giunta fino a qui…>> pensò scherzosamente, anche se sapeva di aver detto una perfetta cavolata.
<< Buongiorno messere. Sono stato convocato qui. Sono una recluta in attesa di assegnazione, il mio nome è Yoshioka…Yoshioka Sozaemon Karatsugi>> disse il ragazzo, inchinandosi leggermente, come conveniva la tradizione giapponese.