Invasione della Soul Society - La bellezza nella vendetta, Kuro VS Coolhorne - Parte 2

PNG CHARLOTTE COOLHORNE

Ovviamente arrivai per prima nella Soul Society, così tutti mi avrebbero guardata, con la mia leggiadria e la mia bellezza! Era impossibile non notarmi! Arrivata in quel luogo piuttosto carino in fatto di arredamento, mi sistemai i capelli e mi misi un po’ di rossetto. Come prima arrivata potevo scegliere il luogo del mio combattimento! *Che bello, che posto sceglierò??!!* mi chiesi tra me e me mentre, camminando nel cielo della Seiretei, sculettavo.

Ad un tratto vidi un bellissimo fiumiciattolo che partiva dal centro della Seiretei. *Oh ma che bello *____* * pensai tutta eccitata. Poi, seguendo la linea del fiume, vidi che questo passava vicino ad un grazioso laghetto. Feci i salti di gioia, saltellando sulle punte.

Mi diressi così a tutta velocità in quel luogo, prima che qualcuno potesse rubarmelo. Arrivai. Scesi a terra e, camminando per qualche metro nell’erba, mi avvicinai all’acqua limpida. Mi affacciai.

Ma che meraviglia! Com’è limpida, com’è perfetta, com’è trasparente! SONO PROPRIO BELLISSIMAAAAAA *_____*

Gridai. Il mio intento era quello di specchiarmi in quella pozza d’acqua per tutto il giorno. Mi ero innamorata di me stessa! E come potevo non farlo? Ero troppo bella!

Kuro non avrebbe saputo definire con certezza quella sensazione che le invadeva il corpo. Forse adrenalina? O forse addirittura paura?
Il Comandante generale aveva dato ordine di iniziare la difesa della Seireitei e di mostrare il proprio valore. Kuro si stava quindi dirigendo verso i giardini della 6^ Brigata come le era stato ordinato. Si potevano già sentire varie reiatsu che si scontravano nei dintorni; probabilmente qualche battaglia era già iniziata.
Kuro però era concentrata su altro: la reiatsu che si percepiva dal punto in cui era diretta.
Aveva qualcosa di familiare. Non sapeva cosa, ma ricordava vagamente quella reiatsu. Ma forse era solo un'impressione.
Dopo qualche minuto era finalmente giunta nei giardini.
Subito portò una mano sull'elsa della zampakuto, giusto per essere prudente. L'ultima volta che aveva avuto a che fare con un arrancar non era finita molto bene per lei.
Si guardò intorno in cerca del possessore della reiatsu. Non sembrava molto più forte di lei, ma doveva comunque stare in guardia.
Notò poi qualcuno vicino a un laghetto, ma era troppo lontano per dire con certezza se fosse un arrancar. Senza contare poi che se ne stava impalato senza muoversi. Se fosse stato un arrancar era più probabile che stesse distruggendo tutto.
La shinigami non ebbe tempo di avvicinarsi che l'individuo vicino al lago disse qualcosa. Qualcosa che tolse ogni dubbio a Kuro. E la sua paura si trasformò in vera e propria disperazione.

Ma che meraviglia! Com’è limpida, com’è perfetta, com’è trasparente! SONO PROPRIO BELLISSIMAAAAAA

No!!! No dannazione, no! Tutti tranne lei...lui...Quello!!

Non aveva conservato bei ricordi dal suo incontro con quell'arrancar. Sopratutto se ripensava al modo in cui l'aveva insultata, la faceva ancora indiavolare.
A volte il fato giocava decisamente brutti scherzi.

Ok e ora che faccio? Forse se lo..la...ignoro se ne va...Non posso ignorarla, cioè...ignorarlo... dannazione!! Maledetto fato!

Decise di muovere due passi verso l'arrancar, sperando che la notasse. non aveva proprio voglia di rivolgerle la parola per farsi notare.

Ero lì che mi specchiavo, guardando i miei meravigliosi capelli che venivano trasportati dal vento. Se avessi avuto una macchina fotografica...Ma no! La mia troppa bellezza avrebbe rotto l'obiettivo! Ero tutta contenta quando ad un tratto sentii una puzza che proveniva da dietro di me. *Puzza di shinigami* pensai scocciata. Aveva interrotto il mio momento di elogio alla bellezza!

Ehi tu!

Dissi girandomi.

Mi hai interrotta! Che cazzo vuoi!? E poi guarda come sei brutta. Tsk. Ma da dove salti fuori?!

Aggiunsi mentre camminavo con aria superiore verso di lei. *Che cesso* pensai. E poi era troppo magra e aveva la pelle flaccida. Invece io *_____* Ero TROPPO BELLA!
Mi misi a fare delle piroette per mostrare a quella lì il mio meraviglioso fisico. Poi cominciò a girarmi la testa e per poco non cadevo per terra, ma tralasciamo...

Puntai il dito verso quella shinigami orrenda.

Io ti farò pagare il crimine........di non essere bella!

Le dissi con tono di sfida. Ovviamente toccava alla bruttezza a cominciare. Una bella come me non avrebbe di certo fatto il primo passo! Pff. Figuriamoci.

Rimasi lì in piedi, in attesa che quell'orrenda...ehm...cosa, facesse qualche passo verso di me, estraesse la sua zampakuto e provasse a fermarmi.

La guardai.

*Brutta, brutta, BRUTTAAAAAA!!!!*

E cambiai l'oggetto del mio sguardo. Fissando qualcos'altro.

Per fortuna di Kuro, l'arrancar si accorse della sua presenza senza bisogno che lei pronunciasse alcuna parola. Non aveva infatti nessuna voglia di intraprendere una conversazione con quello...quella...cosa.
La shinigami venne poi scossa dal disgusto quando video l'essere avvicinarsi a lei con una serie di piroette. Se avesse dovuto trovare un aggettivo per descrivere quell'arrancar sarebbe stato appariscente. O forse eccentrico. Vestiti sfarzosi e i capelli più assurdi che avesse mai visto, e in più un sogghigno onnipresente sul volto. Decisamente il classico tipo o tipa che la faceva incazzare.
La sua rabbia non veniva poi frenata al ricordo degli insulti che le aveva rivolto quella volta.
Aveva decisamente iniziato ad odiarlo cinque minuti dopo averlo visto, probabilmente quando con noncuranza e ridendo come se fossero amiche aveva criticato i suoi capelli scarlatti.

Giuro, e sottilineo giuro, che se fa altri commentini del cavolo le apro il culo!

Modera le parole.

Cosa? Oddio, no cosa ho detto!?

Si, non le faceva decisamente un bell'effetto stare vicino a quell'essere.
Poco dopo arrivò infine il colpo di grazia.

Io ti farò pagare il crimine........di non essere bella!


Ecco, quello probabilmente non doveva dirlo. Kuro sentì una vena pulsare forte sulla fronte. Cercò di trattenersi, ma l'azione successiva dell'arrancar segnò l'inizio della guerra. Distolse infatti lo sguardo, iniziando a fissare altrove, come se volesse sottointendere nuovamente gli insulti precedenti.

Io non sono bella?! Io, e ripeto, io non sono bella!? E tu? Hai intenzione di fare qualcosa per gli schifosissimi peli pubici che ti saltano fuori dalle mutande?! Sei imbarazzante per la natura stessa! Racchia! Essere dal sesso ambiguo! Fingi di essere una donna solo perchè ce l'hai piccolo!

Ecco, l'aveva detto. Si era sfogata di tutti gli insulti che aveva ricevuto la volta precedente. E tutta la sfuriata era accompagnata dal suono della sua zampakuto che usciva dal fodero pronta a incrociare la lama nemica. Ma non era ancora impazzita del tutto. Non sapeva che reazione avrebbe avuto dopo le sue parole, quindi preferì tenere ancora le distanze.

Quella bimbetta antipatica mi stava proprio dando sui nervi. Io ero vicina a lei di qualche metro e potevo attaccarla e ucciderla con la mia grazie e la mia agilità, ma non avevo voglia di sporcare di sangue il mio bel vestito. E poi, dovevo farle capire che era orrenda, e che doveva coprirsi quel viso con un asciugamano, per non far svenire le persone dalla sua bruttezza.

Si vedeva che quella mocciosa si stava innervosendo, ma non poteva negare l’evidenza. Dai, NESSUNO è più bello della sottoscritta! Si vedeva chiaramente che ero ad un livello superiore! Poi, pochi secondi dopo, la ragazzina fece l’errore più grosso della sua vita! Mi stava insultando a ruota libera, dando aria a quella bocca raggrinzita che aveva.

…Racchia! Essere dal sesso ambiguo! Fingi di essere una donna solo perchè ce l'hai piccolo!...

Va bene, aveva decisamente esagerato! Mi incazzai seriamente e la mia pelle si ricoprì di nervature che si rendevano molto evidenti. Facevano molto stile, ero ancora più bella *____* Comunque, non potevo perdonarle quello che aveva appena detto.



TU! RAZZA DI MOSCERINO CHE TI CREDI TANTO FIGA ED HAI SOLO LE TETTE E IL CULO MOSCIO! TE LA FARO’ PAGARE PER QUELLO CHE HAI DETTO!

Gridai. Ma sempre con molta grazia ovviamente, come solo io sapevo fare. Non avrei richiamato subito la mia zampakuto, prima volevo vedere come quella cosetta se la sarebbe cavata con i miei attacchi potentissimi! E molto graziosi, come sempre.

Mi preparai, sistemandomi un po’ i capelli. E, facendo un po’ di leva sulla gambe, corsi verso la mia brutta rivale, e, a circa 50 centimetri di distanza, avrei tirato un fendente con la mia zampakuto, solo con la custodia però, cercando di colpire la spalla del braccio dove teneva la sua zampakuto.

Kuro esibì un ghigno soddisfatto. Le sue provocazioni sembravano aver sortito qualche effetto, infatti l'arrancar sembrò andare su tutte le furie. Finalmente l'aveva ripagata con la stessa moneta.
L'attacco che le arrivò, fu però più difficile da incassare o ripagare.
Quell'essere sembrava intenzionato a menare un fendente senza togliere la spada dal fodero. Si, non avrebbe tagliato è vero, ma avrebbe fatto molto male. Kuro si ricordava bene la forza smisurata di quell'arrancar, anche un fendente così poteva essere pericoloso.
Si era avvicinata in fretta. Troppo in fretta. Non aveva tempo di pronunciare un kotodama, quindi lo ignorò. Frappose la mano tra lei e la spada nemica e utilizzò un kido.

Bakudo no sanjuukyuu, Enkosen!

Lo scudo si formò, ma non essendo stato recitato il kotodama non era molto resistente. Incassò parzialmente l'attacco prima di frantumarsi.
Il fendente arrivò in parte alla spalla destra di Kuro, certo meno potente di quanto fosse prima, ma comunque molto forte.
Non aspettò oltre e utilizzò uno shunpo per portarsi dietro all'arrancar ad una distanza abbastanza grande.

Perfetto, proprio la destra mi doveva colpire!

La spalla doleva. Era riuscita a diminuire i danni con quel piccolo scudo, ma evidentemente qualcosa aveva fatto. Non poteva aspettare oltre, non serviva a niente combattere senza shikai contro un arrancar come quello. Impugnò salda la zampakuto.

Tingi il cielo di sangue, Mototsumitana!

Rilasciò lo shikai, la sua adorata falce dalla lama cremisi. Si mise in posizione di difesa, notando che non riusciva ad alzare il braccio destro oltre l'altezza del seno. Probabilmente aveva incassato più danni del previsto, ma non voleva darlo a vedere. Mantenne quindi una guardia bassa sulla destra e più alta sulla parte sinistra, in attesa di vedere la reazione dell'arrancar.
Voleva vedere se avrebbe richiamato anche lui la sua zampakuto, oppure no. Avrebbe deciso di conseguenza come comportarsi.

Ah giusto...Non mi ricordo il tuo nome!

...Ti sembra il momento?

Quell'orrenda creatura riuscì a bloccare, almeno in parte, il mio attacco adorabile. Doveva essere abbastanza forte se era riuscita a parare un attacco del genere!
Poi, la vigliacca, si spostò anche, per evitare di essere colpita di nuovo. *Pff, che fifona* pensai mentre ghignavo sotto i baffi.

Finalmente, capì che tra me e lei c'era troppa differenza di potere, e richiamò la sua zampakuto. *Una mossa intelligente finalmente* pensai sorridendo. *Però, che orrore. Si vede che è un maschiaccio* pensai facendo una faccia disgustata alla vista di quell'orrenda spada, cosa, che stava impugnando.

Vai a zappare la terra? Direi che è il posto adatto ad una brutta come te.

Le dissi ridendo. Che orrore, solo guardarla mi faceva venire la pelle d'oca! E poi, puzzava di shinigami, e la cosa mi disgustava ancora di più! Non potevo sopportare quell'odore di muffa, formaggio e piedi. Era orrendo!
Mi venne uno sforzo di vomito al pensiero, e mi misi la mano davanti. Per fortuna non vomitai...

Comunque, quella bambina non si decideva ancora ad attaccare. La cosa mi scocciava parecchio! Beh, dai, visto che lei aveva mostrato il suo potere, le avrei fatto un favore, e fatto vedere che cos'era davvero la bellezza, prima di ucciderla. Si, era un ottimo piano...meraviglioso..Come me *____* Modestamente, l'avevo pensato io. Cioè, era ovvio che era un piano perfetto, visto che io sono una persona perfetta *____*

Alzai gli occhi verso la shinigami e, puntando la spada davanti a me dissi: scintilla Kirameke.
La mia zampakuto diventò viola e da essa si sprigionò una nube di fumo. Intanto, la mia resurrection si stava completando, e, dopo delle meravigliose pose da calendario, diventai più bella che mai *____*



Non feci nemmeno caso alla domanda della mia rivale, visto che era stupida. Anche io non ricordavo il suo nome, e nemmeno lo volevo sapere. Una persona così orribile non se lo meritava. Sicuramente avrebbe avuto un nome orrendo, proprio come lei! Invece il mio, Charlotte, con una pronuncia così sensuale, così dolce...Aaaahhhh...

Intanto, misi le mani a forma di cuore e dissi: Beautiful Charlotte Chuhlhourne's Final Holy Wonderful Pretty Super Magnum Sexy Sexy Glamourous Cero! Un lampo violà partì velocissimo in direzione della mia rivale, quello, era ovviamente il mio sexy cero *___*

Ora poteva confermarlo con certezza: quell'arrancar aveva una parlantina che ispirava reazioni violente. Seriamente, tralasciando l'assurdo aspetto fisico, era una compagnia quasi piacevole finchè se ne stava zitto. Peccato che l'onnipotente avesse conferito anche a lui l'uso della parola.

Vai a zappare la terra? Direi che è il posto adatto ad una brutta come te

Kuro non sapeva se era giusto che lei fosse arrabbiata o disperata. Non avrebbe saputo scegliere l'opzione più adatta a quell'assurda situazione; forse nessuno avrebbe potuto.
Non disse niente, in tutta risposta si limitò a fare spallucce e sospirare. Forse poteva uscire da quella situazione senza raggiungere l'instabilità mentale. O almeno questo era quello che pensava prima che l'arranca la "deliziasse" con la sua "fantastica" resurrection.
Kuro dovette ricredersi. Confronto a ciò che aveva di fronte ora, l'aspetto che aveva prima era decisamente fantastico.

Sai, tuoi capelli sono abbastanza assurdi anche senza conciarli così

Kuro borbottò, con un cipiglio divertito sempre presente. Quando notò poi i vestiti però dovette ricorrere a tutti i muscoli facciali per non ridere, arrivando persino a mordersi l'interno delle guance. Probabilmente vi avrebbe trovato del sangue in seguito. Decisamente amava far scena quell'essere.
Finalmente, dopo una serie di posettine strane e ridicole, l'arrancar sembrò aver completato la sua resurrection e sembrava intenzionato ad attaccare.

Beautiful Charlotte Chuhlhourne's Final Holy Wonderful Pretty Super Magnum Sexy Sexy Glamourous Cero!

Kuro giurò che avrebbe potuto tranquillamente schiacciare un pisolino mentre aspettava che la finisse di pronunciare quel nome assurdo. Tutto questo per cosa? Per un normalissimo Cero.
Maledì ancora una volta la sfiga cosmica per averla fatta finire in quella situazione assurda e si scansò velocemente sulla destra.
Si accorge poco dopo che sente uno strano calore al fondoschiena. Qualcosa decisamente non va.
Presto il calore diventa bruciore e solo allora si rende conto di avere lo shihakusho sul sedere a sul fondoschiena in fiamme.
Le scappò un gemito notando che il fianco sinistro era gravemente ustionato.
Si buttò a sedere per terra per spegnere le fiamme lanciando altri accidenti alla suddetta sfiga cosmica.
Oh dai, questo è giocare sporco! Sembrava un cero normale, miseria!

Si rialzò velocemente in piedi un pò barcollante tentando di ignorare il dolore; a verificare le condizioni del suo sedere, ancora un pò bruciante, avrebbe pensato dopo. Almeno era sicura di avere ancora le mutande.
Afferrò il manico della zampakuto con la mano sinistra, per non aggravare le condizioni della spalla destra, e menò un fendente all'aria in direzione dell'arrancar.

Arc Saber!

Del reiatsu tagliente prese forma del fendente e si diresse verso l'arrancar girando su se stesso.



Edited by Lu¢ie - 23/8/2011, 16:51

Quella mocciosetta aveva evitato in parte il mio super sexy cero. *Ahahaha, un attacco troppo bello per lei *___* * pensai. Non era nemmeno riuscita a spostarsi in fretta e il mio cero le aveva colpito la parte destra del suo corpo, bruciacchiandola. Guardai bene, fissando i suoi glutei per un po’ di tempo.

Ah ah! Il nemico delle donne! LA CELLULITEEEEE!!!

Dissi ad alta voce, deridendo la mia avversaria, e indicando le sue gambe piene di pieghe e pori. *Che schifezza* pensai mentre cercavo di distogliere lo sguardo da quel fisico orrendo. Intanto, lei si buttò per terra, cominciando a strisciare le chiappe sul pavimento, come facevano di solito i cani per grattarsi.

E’ normale che tu abbia le pulci.

Le dissi ridendo di lei. Adoravo prendere in giro quelle orribili persone che non erano nemmeno un decimo della mia bellezza! *E’ meglio se la facciamo finita* pensai mentre cercavo di trovare una tecnica per togliere al mondo un peso così brutto.

In fondo ero troppo bella. Questa gonnellina, questi meravigliosi capelli che svolazzavano nel vento *___* ero irresistibile! Infatti mi stavo chiedendo già da un po’ perché non era svenuta, vedendo la mia bellezza così sublime!

Mi misi con la schiena dritta, mentre le mani erano appoggiate ai miei fianchi. Quasi non vidi che la mia avversaria mi aveva lanciato una specie di raggio di reiatsu che si dirigeva verso di me a gran velocità. Non avrei fatto in tempo a schivarlo del tutto. Mi girai di lato, lasciando che quella scia di reiatsu mi passasse davanti.

Nell’arco di qualche secondo sentivo qualcosa che mi scendeva per la gamba sinistra. Guardai: sangue. Molto sangue. *Ma che cazz…* pensai mentre guardavo preoccupata la mia gamba che si macchiava di rosso e il pavimento bianco che si riempiva di goccioline di sangue.
Guardai in mezzo alle mie gambe.

Il mio…il mio…IL MIO PENEEEEEEE!!!

Gridai con una faccia che andava tra lo concentrato e l’esaltato. Me l’aveva amputato completamente! Faceva un male cane ma ero felice! Sprizzavo di gioia da tutti i pori!

AHAHAHAHAHAHA!

Cominciai a ridere.

AHAHAHAHA! HAI TOLTO L’UNICA COSA CHE MI RENDEVA ANCORA UOMO! AHAHAHAHA! SONO UNA DONNA A TUTTI GLI EFFETTIIIII *______*

Dissi ridendo e parlando, ovviamente, con la mia avversaria.
Cominciavo quasi a non vederci più nulla. Il dolore era atroce e stavo perdendo un mucchio di sangue.

Ti farò vedere, che cos’è la vera bellezza.

Dissi alla ragazza, mentre agonizzavo.

Rosa Blanca.

Dissi, a bassa voce.
Ad un tratto, un cespuglio gigantesco di rose ci coprì completamente. Una meravigliosa e immensa rosa bianca dominava il panorama. Lì dentro nessuno poteva vederci, nessuno ci percepiva, nessuno poteva sapere che cosa stava succedendo.
Cercai di fermare il sangue mettendo un pezzo di stoffa strappato dalla mia gonna. *Per un po’ dovrebbe tenere* pensai.



Purtroppo, nonostante la mia felicità di aver perso la mia mascolinità, non potevo più muovermi agilmente come prima. Decisi allora di lanciare ripetuti cero in direzione della mia avversaria. Cominciai a lanciarne tre, e poi mi fermai. Questi erano cero normali, ormai non avevo più molta rieatsu per utilizzare le mie meravigliose tecniche!

Non le piaceva il modo in cui quell'arrancar la stava squadrando. Cosa voleva? Una foto? Sicuramente gli avrebbe fatto anche l'autografo.

Ma anche no...

Finalmente era riuscita a sferrare un attacco decente, doveva solo sperare facesse l'effetto desiderato.
In un certo senso si aspettava di colpirlo. Ma non di colpirlo in quel posto.
Quel posto considerato santuario privato di ogni uomo che si rispetti. Quel posto che per pudore non viene mai mostrato alla luce del sole. Quel posto che... Insomma, quel posto.
L'arrancar si era elegantemente spostato per evitare di essere colpito dall'Arc Saber ma evidentemente si era scordato di avere quella "sporgenza". L'aveva completamente abbandonata a se stessa in balia dell'attacco. Povera sporgenza.

AHAHAHAHA! HAI TOLTO L’UNICA COSA CHE MI RENDEVA ANCORA UOMO! AHAHAHAHA! SONO UNA DONNA A TUTTI GLI EFFETTIIIII

Il viso di Kuro si tinse di un leggero blu "paura".
Non perchè l'ambiente intorno a lei si stesse pian piano oscurando lasciando in mostra solo una rosa bianca; assolutamente no. A terrorizzarla era il modo di reagire alla perdita della sporgenza. Decisamente fuori da ogni canone.

Oh... Ma... Chissà se Isoshi reagirebbe allo stesso modo!

Non ci pensare nemmeno!

Giusto, aveva altro di cui occuparsi. Come ad esempio il fatto che il suo- ah pardon...la sua avversaria stava per attaccare di nuovo.
Kuro aprì la mano destra di fronte a sé, cercando di sollevarla giusto il necessario.

Round shield!

Si formò uno scudo composto di strani simboli rossi. La prima cosa che vide impattare fu un cero. Fin qui nessun problema, lo scudo aveva svolto alla perfezione il suo lavoro.
Subito dopo, però, arrivò un secondo cero che distrusse lo scudo facendo sobbalzare all'indietro la shinigami.
è risaputo però, non c'è due senza tre.
Senza nemmeno darle il tempo di respirare, arrivò dritto un terzo cero. che la investì in pieno.
Quando riaprì gli occhi Kuro era sdraiata a terra supina, con dei gran bruciori all'altezza dell'addome.
In bagno era andata già quella mattina quindi l'unica spiegazione plausibile fu che aveva incassato in pieno il terzo cero.
Si rialzò molto faticosamente notando il suo sangue colare a terra. Fortunatamente le era rimasto abbastanza reiatsu da tentare un ultimo colpo.

O la va, o la spacca...

Cercò di concentrarsi sul reiatsu che le era rimasto.
Iniziarono a formarsi 7 cerchi vicino al suo avversario e uno di dimensioni maggiore.
Era consapevole che con quell'attacco avrebbe esurito praticamente tutto il reiatsu rimasto ma era ferita gravemente e non avrebbe retto altri attacchi pesanti.

Plasma Lancher!

Dai cerchi apparsi nelle vicinanze dell'arrancar partirono 7 raggi di reiatsu rossi che avevano lo scopo di colpire l'avversario. Non le restava che riporre le speranze in quell'attacco e vedere la reazione nemica.

La mia zampakuto aveva prodotto un gran bel cespuglio di rose. Il più bello, a mio parere. Guardai in alto, quell'immensa rosa bianca che non permetteva a nessuno la visione di quello che succedeva qui dentro. *Che meraviglia* pensai, sospirando. Ero felice anche se il dolore che c'era in me mi impediva di esserlo del tutto.

Avevo sempre odiato le persone più belle di me, per questo le insultavo, dicendo cose non vere. Però, certe volte, erano davvero più brutte...
Guardai la mia avversaria dopo aver lanciato i tre Cero a gran velocità. Non potevo fare più nulla. Non avevo più energie, nè forza per tenermi in piedi.

Il primo Cero andò a sbattere contro uno scudo, il secondo spostò indietro la ragazza, e il terzo la colpì in pieno. Quasi mi sentivo in colpa per quegli attacchi. Non erano stati molto leali, visto che li avevo lanciati tutti di fila. Però era stato un gran bell'atacco.

La mia misera vita mi passò davanti. Sapevo quello che stava per succedere e non volevo, nè potevo, evitarlo. Chissà, magari la morte avrebbe messo fine a tutto questo dolore. Lo speravo con tutte le mie forze.

Guardai nuovamente la ragazza davanti a me, che preparava un altro attacco, mentre dei cerchi comparivano nella traiettoria tra me e lei. Era un bel potere, bello anche da vedere.
*Nessuno rimpiangerà la mia morte* pensai. Ero stato crudele con tutti durante la mia lunga esistenza, perchè questa non si poteva chiamare vita. Sempre agli ordini di qualcuno, sempre ad uccidere...Basta. Finalmente era arrivato il momento in cui avrei smesso di fare del male alle persone.

Come arrancar che pensava a cose del genere, non sarei sicuramente stato apprezzato. Comunque, dovevo pensare ad un'uscita di scena degna della mia bellezza.
Vidi solo dei lampi rossi che si dirigevano a gran velocità verso di me. Rimasi immobile e incassai tutti i colpi, che mi trafissero e crearono moli buchi e bruciature sul mio corpo muscoloso.

Alla fine...

Dissi, prendendo l'ultimo respiro e rivolgendomi alla mia avversaria.

Non sei poi così male.

Conclusi, per poi cadere sulle ginocchia, e poi, definitivamente, cadere di peso, come un corpo morto, sul pavimento bianco che ricopriva quel mondo.

Lentamente, come era apparso, l'immenso cespuglio di rose cominciò a disfarsi, lasciando cadere un milione di petali bianchi per terra, e la maggior parte sul mio corpo. Anche io tornai normale, se si poteva dire così. E poi, chiusi dolcemente gli occhi, e mi lasciai andare.