Una carica abbastanza avventata, ma aveva dato i suoi frutti, lo shinigami era riuscito sfondare le difese avversarie con una scudata e a provocargli un taglio grazie all'enorme ed affilata spada.
La lotta si faceva sempre più incalzante, non appena il dio della morte provocò il taglio fu avvolto da quella strana cosa e fu gettato a terra, cadendo pesantemente di schiena.
A terra, era praticamente vulnerabile a tutto, doveva rialzarsi e al più presto per evitare un possibile attacco.
I suoi timori erano fondati, l'avversario stava già preparando un attacco, incanalendo gran parte del reiatsu in modo da poterlo utilizzare come arma chiamata cero.
Aveva poco tempo, quella tecnica richiedeva un minimo di tempo per caricarsi, poteva sfruttare questo per alzarsi e scappare o, ancora meglio per utilizzare ancora una volta l'arma che stava brandendo per creare una difesa.
Come poco prima conficcò la punta della spada a terra e utilizzò la grande arma come appoggio per potersi alzare, nel mentre una grande scudo a torre, di dimensioni notevoli si meterializzò dal pavimento, era una barricata d'acciaio, resistente e molto pesante, comparsa proprio davanti al dio della morte, la particolarità di questo muro lucente stava proprio alla base, infatti era conficcata nel terreno, in modo da non potersi spostare.
Tetsuo ebbe il tempo di alzarsi e accovacciarsi contro lo scudo prima che un tremendo colpo prese in pieno il muro d'acciaio appena creato.
Il cero era talmente potente da riuscira a deformare anche quella barriera, fortunatamente non abbastanza da riuscire a fondarla del tutto.
L'attacco non era ancora finito, infatti dopo il cero doveva ancora difendersi da altri vari attacchi in corpo a corpo, cosa che non sopportava tanto.
Era ancora dietro quell'inservibile scudo rotto quando la fenice lo assalì colpendolo con i suoi artigli affilati come quelli di tutti i rapaci.
Facendo un passo indietro non riuscì a evitare totalmente l'attacco, il ciò li causò tre tagli abbastanza profondi sulla spalla sinistra, quella che brandiva lo scudo.
l'uniforme lacerata si stava impregnando di sangue, il dolore si faceva strada nel corpo del ragazzo.
Per alleggerirsi si sbarazzò dello scudo, era troppo pesante e ingombrante, nonchè in quelle condizioni non poteva usarlo con efficacia, così come apparso sparì tramuntandosi in polvere.
Come prima la fenice stava utilizzando le code per avvolgere il dio della morte, questa volta con l'intento di stritolarlo.
Un attacco uguale e ripetuto perde di efficacia, Tetsuo sapeva bene a cosa stava puntado quando le veloci code lo stavano per circondare lo shinigami quando improvvisamente sparì.
Utilizzando lo shumpo riuscì a muoversi a una velocità tale da evitare di essere imbrigliato spostandosi all'indietro.
Subito dopo prese l'arma con entrambe le man.
çDevo finire in fretta, non posso reggere questo ritmo in eterno, non sono abituato a correre tantoçPensò rivolgendosi al suo io interiore.
*Ricordi quella tecnica di cui ti ho parlato giorni fa? forse è questo il caso di usarla per la prima volta, ricorda che l'effetto dura poco, quindi attacca veloce e fai del tuo meglio, ora fammi risplendere*Così come lo spirito dell'arma disse, Tetsuo alzò la spada puntandola contro l'arrancar ed escalmò, chiuse gli occhi per un secondo.
-Blade of Darkness-CITAZIONE
Blade of Darkness:
La katana risplenderà di una luce accecante, chiunque la guardi direttamente perderà la vista per un breve lasso di tempo.
La vista verrà tolta per 2 turni e ci vorranno altrettanti turni prima di poter riutilizzare la tecnica
La lama argentata si illuminò di un bagliore talmente intenso da accecare chiunque guardasse in quella direzione.
Sicuro dell'effetto di quella tecnica il dio della morte non ci pensò due volte ad attaccare, aprì gli occhi e utilizzando ancora una volta lo shumpo si portò velocemente alle spalle del nemico, intento a colpirlo con un fendente dall'all'alto verso il basso con tutta la forza che possedeva, l'intento era quello di tagliare dalla spalla destra al fianco sinistro la fenice in modo da provocare i massimi danni possibili.