Rivedersi sotto il sole cocente, Ruolata per Ai e Taro

Ai arrossì, rendendosi evidentemente conto di essere nuda.
- Ehm..ecco...tu, cioè...io...cioè,i vestiti...bagnati, sì, ehm, ecco...i vestiti bagnati, torno subito!!!! >.< - Disse, e si spostò con lo shunpo per prendere la parte superiore del kimono, in modo da coprirsi. Mise il resto ad asciugare.
- Tu non ti vesti? - Chiese Kuroi Akuma.
*E perchè dovrei? Sto meglio così!* Risposi, con molta naturalezza.
Non mi sentivo per niente a disagio, dopotutto ci conoscevamo bene.
Il suo sguardo si spostò di nuovo su di me.
- Taro-chan ma lo sai che hai proprio un bel fisico?? - Disse Ai.
Dapprima, mi sentii realizzato per quel complimento, poi un dubbio m'invase.
*E se... speriamo di no!* Pensai, terrorizzato.
Non osai abbassare lo sguardo, perchè se Ai mi avesse visto avrebbe potuto scambiarmi per un pervertito, anche se si era rivestita.
*Kuroki... devo chiederti un favore...* Chiesi.
- No, tranquillo, non è successo niente... - Rispose.
Tirai un sospiro di sollievo. Ero salvo.
- Ehm..cioè volevo dire...che bel sole non trovi??? - Aggiunse poi Ai, evidentemente credendo che mi fossi fatto strane idee.
Certamente voleva farmi dimenticare le sue precedenti parole, così mi sentii in dovere di tranquillizzarla. Dopo.
- Ah, eh comunque non ti sei fatto troppo male a combattere vero? e comunque la tua reiatsu è aumentata molto, hai già lo shikai anche te? Io l'ho imparato da un po' e la mia zampakuto si chiama Higashihime, la tua invece???
... - Disse poi, parlando a raffica.
- La mia zanpakuto si chiama Kuroi Akuma, ma la chiamo Kuroki, è un demone alto due metri e mezzo che mi compariva in sonno e con la voce di chi ti vuole strappare il cuore ancora pulsante dal petto non faceva che ripetermi "Sono io", stavo per impazzire e chiedere a Kuro di uccidermi quando ha provato a uccidermi veramente, mi ha aperto in due la schiena, e poi sono andato nel mio mondo interiore, lì mi ha detto il nome, poi ci siamo pestati a sangue finchè non siamo praticamente crollati e siamo arrivati vivi alla Quarta per miracolo! Ah, è molto saggio, mica come me! - Dissi.
- E meno male... se fossi come te, addio! - Disse Kuroi Akuma.
Lo ignorai e proseguii il mio discorso.
- L'arrancar si chiamava Leotrdra, ed era molto antipatico, mi insultava e avevo voglia di farlo a pezzi, poi ha fatto la resurreccion e ha iniziato a spararmi degli aculei, il primo non mi ha fatto troppo male, il secondo invece discretamente, poi mi ha tirato addosso un cero, che mi ha preso in pieno, e mi ha tagliato... però è tornato all'Hueco Mundo, adesso, non sono riuscito a finirlo. - Aggiunsi.
Conversando, riuscivo a distrarmi almeno un po'.
Le parole di Ai di certo mi avevano colpito, ma non dovevo farmi troppe illusioni, per evitare che accadesse l'irreparabile.