the night when everything changed, Agito vs Den

una rara luna piena color rosso sangue illuminava inquietantemente le strade di karakura, avvolta da un innaturale silenzio rotto di tanto in tanto dal gracchiare di qualche corvo di passaggio.
il cielo, completamente terso rivelava un manto stellato così nitido da sembrare surreale. tanto quanto ciò che stava per accadere.
sopra uno dei tanti tetti della città comparve una lunga linea nera orizzontale che iniziò lentamente ad allargarsi producendo uno snervante stridore. da quell'apertura uscì un ragazzino vestito di uno strano kimono bianco con una lunga, strana katana legata alla cinta e con un'espressione di rabbia dipinta sul volto.
non appena egli fu a pochi passi dalla macchia nera apertasi nel cielo, quest'ultima si richiuse con lo stesso fastidioso rumore.
la figura che ora si ergeva sul cornicione era minuta, ma allo stesso tempo inspiegabilmente imponente. dopo che ebbe lanciato qualche sguardo negli immediati dintorni, gonfiò quanto più potè i polmoni per poi esplodere in un urlo furioso.

FUUUUUUCK!! MERDA! MERDA! MERDA! MEEEERDAAAAAAAAA!!

durante lo sfogo, Agito rilasciò inconsciamente una gran quantità di reiatsu, prova della sua frustazione per come erano andate le cose durante la sua "visita" nella Soul Society.
dopo aver tirato qualche calcio al vuoto a mò di spazzata, l'arrancar si sedette sul cornicione della palazzina sparandosi una manata sul volto e continuando ad imprecare ad alta voce.

cazzo! non doveva finire così! ho perso un'occasione più unica che rara per il conseguimento del piano! merda! merda! merda! merda! sono circondato da fottuti idioti!

la mano ora copriva completamente il volto del ragazzino, con l'unica eccezione del suo occhio destro, con il quale fissava il nulla cercando di rimuginare su come rimediare alla disastrosa situazione creatasi, nel totale silenzio di quell'inquietante nottata.

il tempo sembrava non passare nella mente del arrancar, intento a rimuginare su quant'avvenuto solo poche ore prima.
di tanto in tanto, i suoi pensieri venivano interrotti da alcune piccole folate di vento, facendogli provare per quei pochi attimi un'antica nostalgia della sua vita mortale.
ma questo sentimento durava appunto quei pochi istanti, per poi tornare alla situazione attuale di rabbia e frustazione.

*shit! non ho potuto nè combattere contro Akira, nè gettare le basi per il futuro... almeno non ho ucciso nessuno di quei scum bags di shinigami che hanno cercato di fermarmi...*

d'un tratto la sua attenzione fu rapita dalla sensazione di un qualcosa che comparse dal nulla. una reiatsu shinigami.
era potente, alla pari di Akira, ma era strana, come se fossero due fonti diverse ma unite. e si stava rapidamente avvicinando.

merda! quei bastardi mi stanno già dando la caccia?? fanculo, in fondo non ho fatto nulla di male! ho fatto una cazzata a venire qui così presto...

Agito si mise in piedi al bordo del tetto pronto a muoversi nel caso colui che stava arrivando fosse già pronto allo scontro.
non passarono che pochi secondi, le gambe del ragazzino fremevano. non per paura, ma per impazienza.
aveva perso la possibilità di scontrarsi con il suo vecchio compagno, ma la signora dea bendata aveva in serbo per lui un equivalente avversario.
arrivò.
lo shinigami pronunciò alcune parole, ma Agito riconobbe nitidamente la prima.

*Bakudo!*

istintivamente l'arrancar si spostò con il sonido verso l'alto di una decina di metri, sospeso nel nulla, intravide una grossa corda dorata che avviluppò l'aria nel punto dove si trovava poc'anzi.

*questa mi è nuova! fortuna che dallo scontro con akira ho scoperto che sti stronzetti usano strane magie...*

l'arrancar fissava con disappunto il ragazzo che si trovava di fronte a lui, come se questi fosse colpevole di averlo interrotto da quelcosa di importante.
lo shinigami pronunciò poi con fare sicuro una frase che fece divertire il piccolo arrancar. divertimento che espresse con un lieve ghigno.

toh! un signor shinigami di merda. certo che siete proprio degli stronzi di dimensioni imbarazzanti per dare la caccia proprio al sottoscritto...

disse con tono sprezzante, e disgustato nei confronti di colui che gli si ergeva di fronte. per poi continuare con arroganza

sparisci e farò finta di non averti visto imbecille! oppure brami a rendere il mondo un posto migliore crepando?

un sorrisetto sprezzante si materializzò sul suo volto, quasi come stesse sfottendo il giovane che aveva cercato di imprigionarlo.

per quanto Agito ci avesse provato, non riuscì ad innervosire l'individuo che aveva di fronte.
in fondo era questo il suo stile, far cadere in preda alla rabbia l'avversario in modo tale che questo lo attaccasse lasciando qualche bel buco nella guardia.
gli fu subito chiaro che quella notte non sarebbe stato facile usare il solito metodo.
intanto nessuno dei due proferiva parola. si stavano studiando, in silenzio.

*tzè, sto stronzo non mi degna neanche di una risposta... però ha uno strano simbolo legato al braccio... forse la signora dea fortuna ha deciso di arridermi.*

l'arrancar avvertì un significativo aumento della reiatsu del suo avversario, ma non sospettò alcunchè visto che da quel che sapeva, il rilascio degli shinigami era qualcosa di vistoso e soprattutto serviva, proprio come per la sua ressurrection, una formula parlata.
rimase infatti sorpreso, quando sentì qualcosa strisciargli addosso bloccandone i movimenti.

*fuck! non mi dire che...*

un'espressione mista tra l'incuriosito e la gioia comparve sul suo volto. lo shinigami si pronunciò. a quanto diceva, egli non era lì per lui, e non sapeva nemmeno chi fosse.
Agito studiò per bene l'avversario nel frattempo, ed intravide qualcosa che aveva già visto in passato. segni di ustioni da freddo.

bene, appurato che il signor shinigami di merda non è qui per il sottoscritto, a questo punto mi domando cosa ci faccia un alto graduato della sozz society qui nel mondo terreno...

d'un tratto, da sotto il piede destro di Agito si formò una sfera di energia rossa, che esplodendo avviluppò di fumo il corpo del giovane arrancar.
pochi istanti dopo, lo stesso ne uscì lievemente bruciacchiato, ma libero.

hai un potere interessante "dio della morte" quando ti ho sentito arrivare, ho avuto una strana sensazione, e per metà ora ne ho compreso il motivo.

disse mentre faceva rumorosamente scrocchiare il collo e le altre giunture.

io ero qui per i cazzi miei, ma voi puttanelle supponenti siete convinti che tutti gli arrancar vogliano solo distruggere ed uccidere... bè, ora ti faccio il culo e ti lascio lì agonizzante con la bava alla bocca così la prossima volta ci penserai due volte prima di rompere i coglioni a qualcuno.

mentre pronunciava queste parole con tono calmo e strafottente, Agito liberò una considerevole quantità di reiatsu.


preparati a diventare la mia strada, ti incanterò la bloody road.

la mossa usata per liberarsi dalle ombre lasciò stupito lo shinigami che rimase per alcuni secondi senza parole, per poi blaterare sul fatto che Agito avrebbe dovuto dimostrare con i fatti le parole da egli pronunciate poco prima.

*che palle, questo è talmente rigido che sembra avere un palo della luce nel culo...*

lo stesso, cominciò a pronunciare una formula kido, ma sparì per ricomparire a qualche metro di distanza dal arrancar completando l'incantesimo.
ebbe una brutta sorpresa.



Cosmillos Cero!

il cero rosso a forma di mezzaluna non si incrociò per pochi centimetri con l'hado, che investì in pieno petto Agito scaraventandolo al indietro di alcuni metri. compattando le reishi contenute nell'atmosfera sotto ai piedi ed alla mano sinistra, il ragazzino frenò buttando l'occhio nel punto dove doveva teoricamente trovarsi lo shinigami, presumibilmente investito dal suo cero.

tsk! alla soul society l'educazione non ve la insegnano? ci si presenta prima di sferrare un attacco!

disse con tono saccente ed arrogante con un ghigno divertito sul volto.

mentre Agito si rimetteva in piedi, potè notare con estremo piacere che il suo attacco era andato a segno, seppur qualcosa ne avesse limitato drasticamente la potenza.

*bene, come immaginavo gli shinigami sono molto più corretti negli scontri... ho presupposto bene a pensare che non mi avrebbe attaccato da nessun'altra posizione se non frontalmente.*

l'arrancar poggiò la mano sul petto, constatando che a parte il danno subito dal kimono, subì una lieve ma fastidiosa ustione.

non male dio della morte. un colpo preciso all'altezza del cuore. fossi stato un comune arrancar a quest'ora sarei decisamente malconcio...

disse leccandosi le punte delle dita intrise del suo stesso sangue. per poi ascoltare le parole di Den.

Kufufufufufu... questo ikkaku ha una mentalità che mi piace. bè, non mi sembra giusto averti ripreso per uno sgarbo, e poi macchiarmi dello stesso crimine... cuinta fracciòn, Agito Wanijima, trentatreesimo arrancar.

disse per poi schizzare a piena velocità contro il suo avversario, cercando di piazzargli un calcio a girare in pieno petto allo scopo di scaraventarlo contro uno dei palazzi alle sue spalle.


siamo entrambi dei cinque, diventiamo amici <3

disse con tono strafottente.

accadde qualcosa di strano. certo, Agito aveva previsto che il potere dello Shinigami non si limitasse alla sola difesa. lo sapeva perchè anche lui poteva farlo. la sensazione di diverse lame penetrargli il piede però lo colse di sorpresa. era stato lievemente incauto ma doveva capire fino a che punto si spingevano le capacità del potere del suo avversario.
l'impatto.
violento.
come da previsione, Den venne catapultato contro l'edificio alle sue spalle, forse però l'arrancar ci mise un pò troppa forza di quello che voleva. istintivamente alla sensazione del piede trafitto, Agito spinsè più forte che potè il proprio avversario, facendogli così non solo impattare contro la palazzina ma addirittura facendolo passare oltre per oltre.
l'incredulità prese il sopravvento sul suo volto.


oops... spero di non averlo accoppato...

la gamba sinistra era bucherellata per bene, e stava sanguinando copiosamente. l'arrancar concentrò parte della reiatsu su di essa per bloccare l'emorragia.

fuck! non è così stupido come credevo... con questa mossa ha limitato sia i miei movimenti, che la forza d'attacco... non l'avrei mai detto a vederlo, ma a prenderlo sottogamba sto stronzo ti frega...

Den ricomparve.
sembrava ammaccato e respirava affannosamente, segno che la botta era stata particolarmente violenta.
Agito si rivolse a lui con il solito fare sfrontato.

Allora sbarbo? eri in cerca di un appartamento dove andare a convivere con il tuo ragazzo? immagino che quelli come te non siano ben visti da quei razzisti della Soul society <3

ciò che in preda alla furia vide Agito, non fu altro che la assurdamente grande mezzaluna di reiatsu avanzare fino a sparire dissolvendosi all'orizzonte.
preso da una rabbia cieca, ignorava totalmente tutto ciò che lo circondava.
non c'erano palazzi o altre forme di vita.
non c'era più nemmeno quel vento che di tanto in tanto lo investiva
rendendolo nostalgico.
posseduto da un demone rimasto a lungo sepolto, l'arrancar non percepiva nemmeno la reiatsu.
con quel colpo aveva dato sfogo alla maggior parte delle sue energie, tanto che la gamba sinistra ricominciò a sanguinare.

fan... fanculo... credo di averlo polverizzato...

gli occhi sgranarono quando avvertì qualcosa toccargli la spalla.
l'esperienza di colui che in vita veniva chiamato "genio del combattimento" fece muovere il suo corpo ancor prima che la mente potesse elaborare cosa stesse succedendo.
scattò in avanti. abbassandosi per evitare un possibile attacco alle spalle girandosi quando la distanza tra i due fu di qualche metro maggiore.
condensando le reishi frenò bruscamente, continuando ad indietreggiare.
solo in quel momento il suo cervello capì che era stato troppo avventato, e che per una qualche ragione non aveva pagato l'errore con la propria vita.

*fuck! ma quando...??*

non appena tornò abbastanza lucido, avvertì una fitta alla gamba ferita, capendo inoltre che il suo expluà aveva fatto perdere la concentrazione dovuta a mantenere in condizioni accettabili l'arto sanguinante. ripetà l'operazione di pochi secondi prima, fermando l'emoragia con la propria reiatsu. per poi ascoltare le parole dello shinigami.

perchè ho scelto questa vita per noi intendi?

disse con tono acido.
l'occhio destro ora era chiuso, forse a causa del'improvviso e violento risveglio della personalità di Akito.

tu non potresti mai capire... ho visto com'è la soul society... gran bel posto dove vivere...

il tono si fece serio, quasi stanco di raccontare un pensiero che fin da troppo tempo vagava per la mente del arrancar.

non so se tu abbia mai visto il mondo da cui provengo.
una distesa di nulla. hollow dal potere spaventoso che vagano alla ricerca di qualche loro simile da sbranare per accrescere il proprio potere. è una catena alimentare in costante mutamento dove se non ottieni il potere, o finisci per essere divorato.
Aizen mi ha offerto quel potere di cui necessitavo per sopravvivere e proteggere quel cretino di Akito da quel mondo sanguinolento e brutale, nulla di più e nulla di meno.
da qui a dire che obbedisco a quel pompato ce ne vuole però. non mi fido di nessuno di quei tre. ma aizen ha l'odore peggiore... in fondo uno che ha tradito la propria gente, cosa mi dice che un giorno non farà lo stesso con gli arrancar?

prese fiato, rimettendosi la benda per coprire l'occhio sinistro.

e tanto per essere chiari.
a me non fotte un cazzo se voi shinigami e gli arrancar creati da sua boria imperiale vi distruggerete a vicenda un giorno. non ne voglio mezza, ma al momento sono costretto a stare da quel lato, visto che come hai dimostrato tu stesso poc'anzi, non posso nemmeno stare per i cazzi miei per una mezz'oretta senza che uno shinigami mi piombi addosso zanpakuto alla mano.

disse con tono pacato ed aspro allo stesso tempo, come a fare una critica ad entrambe le realtà che fungevano da pesi sulla bilancia del equilibrio dell'esistenza.