C'è chi freddamente tace e chi, invece, assiduamente blatera, Eternal X NikNik

"Maledizione. proprio la settimana prima dell'inizio del campionato dovevi andartene?"

Ero sul campetto di casa, era già un ora che mi allenavo da solo, si da solo perchè mio padre era dovuto partire per l'America per questioni di lavoro proprio nel momento in cui avevo più bisogno di lui. I campionati studenteschi erano alle porte e i normali allenamenti con la mia squadra non servivano a molto, avrei preferito di più allenarmi sui fondamentali dell'uno contro uno con lui.

Presi l'asciugamano che avevo appoggiato sulla panchina vicino al campetto di casa e mi asciugai i capelli e le braccia sudate e mi sedetti.

"Tanto vale esercitarsi sulla resistenza oggi."

Entrai dentro casa a mettermi una felpa e prendere il mio Ipod per sentire un pò di musica mentre correvo.

"Mmmm vediamo cosa posso sentire..."

Selezionai una canzone di Kanye West e cominciai a correre senza una meta precisa come al mio solito. Dopo una decina di minuti che correvo, arrivai nei pressi di un campetto da basket, ci giocavo quando ero più piccolo, quando il campo di casa mia era ancora in costruzione. Rallentai e mi tolsi la cuffietta destra e sentì un rumore inconfondibile per le mie orecchie, la retina metallica del canestro che si muoveva dopo che qualcuno aveva segnato un canestro. Incuriosito feci il giro dell'aiuola per vedere chi si trovava in quel campetto e con mia grande sorpresa vidi il ragazzo che avevo incontrato per strada qualche settimana prima.

"Guarda chi si vede."

Non passo un istante che iniziai subito a studiarlo, guardare come si muoveva, il palleggio e cose simili.

"Ha un tiro niente male, chissà se gioca in qualche squadra??"

Rimasi li fermo ad osservarlo per qualche secondo, l'unica cosa che mi frenava dal parlargli era che non mi ricordavo il suo nome, ero il solito sbadato e per non fare le mie solite figure barbine esordii solo con un.

Hai un tiro niente male amico.

La mia voce deconcentrò il ragazzo, infatti l'ultimo tiro rimbalzò sul ferro anteriore e poi uscì di poco. Si girò verso di me, speravo di non ricevere qualche insulto per averlo distratto, poi disse.

Ei ma ti conosco tu sei il ragazzo che ho incontrato ieri e di cui non ricordo minimamente il nome. Bè ti ringrazio, giochi anche tu a Basket?

Mi aveva fregato, era come se mi aveva letto nel pensiero, neanche lui ricordava il mio nome. Il ragazzo si avvicinò alla palla e la raccolse, era proprio davanti al canestro, stava pestando la linea da tre. Ero un esibizionista ma soprattutto un provocatore e sinceramente quella frase mi aveva un pò infastidito, volevo trovare un modo per fargli rimanere impresso il mio nome.

Sono Kaede. Sinceramente neanche io ricordo bene il tuo nome.

Dissi avvicinandomi a lui, poi improvvisamente feci uno scatto e con la mano destra sfilai il pallone dalle mani del ragazzo. Presi la palla con entrambe le mani, comincia a palleggiare con la mano destra per avvicinarmi e sempre a grande velocità puntai il canestro e arrivato abbastanza vicino. spiccai un salto tenendo la palla solo con la mano destra e allungando il braccio sopra la testa.
Volevo schiacciare per impressionarlo e per rispondere alla sua domanda, buttai la palla nel canestro e mi aggrappai all'anello di ferro, rimasi qualche secondo attaccato mentre la palla cominciò a rimbalzare a terra e poi mi lascia andare l'anello per rimettere i piedi a terra. Soddisfatto della mia azione mi girai verso il ragazzo e gli chiesi con un sorrisetto.

Che ne pensi? Dici che so giocare?

Non feci neanche in tempo a fare lo spavaldo che anche l'altro ragazzo eseguì una schiacciata come la mia, sorprendendomi.

"Caspita non è niente male. Non sarebbe male giocarci insieme."

Una volta atterrato come avevo fatto io si girò verso di me e mi lascio una specie di sfida.

Io sono Kasai, si penso che tu sappia giocare benissimo ma se credi di essere l'unico ti sbagli di grosso amico

Non mi feci intimidire dalle sue parole e raccolsi la palla, che dopo la schiacciata di Kasai, era rimbalzata vicino ai miei piedi. Cominciai a farla girare sull'indice della mano destra e ricambiando il suo sguardo di sfida gli dissi.

Che ne dici se ce la giochiamo uno contro uno??

D'accordo ci sto!

Kasai accettò di buon grado la mia sfida, anche lui non sembrava minimamente preoccupato o intimorito, beh non mi aveva mia visto giocare, l'avrei messo alla prova fin dall'inizio.

Ok perfetto allora tira per la palla.

Gli dissi passandogli la sfera a spicchi, volevo vedere subito come se la cavava al tiro da fuori. Ogni mia mossa era mirata a una reazione da parte del mio avversario, così mi aveva insegnato mio padre, anche la partita più tranquilla e amichevole, può sempre essere un buon allenamento sia tattico che fisico.

Kasai afferrò la palla e imitò il mio gesto facendo girare la palla sul dito indice, poi prese la palla,si concentrò un istante piegando le gambe e poi effettuò un tiro da dietro la linea da tre punti.

"Mmmm niente male, ha un buon rilascio ma i suoi movimenti sono un pò lenti e macchinosi, se si allenasse un pò potrebbe diventare ancora più bravo."

Non so cosa mi stava prendendo, non era da me giudicare gli altri in quel modo amichevole, ero un tipo che se veniva sfidato passava sopra a tutto e tutti demolendoli. Mah forse era la tensione per l'inizio del campionato studentesco, dopo tutto ero ancora una matricola.
Il rumore della retina di ferro che si muoveva ruppe il filo dei miei pensieri, Kasai aveva segnato quindi la palla era sua. Mi tolsi la felpa, che lasciai cadere a terra, andai a raccogliere la palla da sotto al canestro e mi avvicinai a Kasai.

Bene palla tua, chi arriva prima agli 11??

Gli lanciai la palla con un passaggio debole poi gli piantai una mano a pochi centimetri dalla faccia per oscurargli la visuale del canestro e piegai le ginocchia in modo da essere più reattivo. Ero pronto a vedere cosa sapeva anche nell'uno contro uno, sicuramente avrebbe sfruttata la sua velocità vista la mia maggiore statura e il peso.